Panorama

Rapina al pullman

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7 NOVEMBRE 2016

Un autobus sulla linea Taranto-Roma con 70 passeggeri viene bloccato di notte nei pressi del casello di Cerignola da quattro rapinatori armati ( nella foto: una delle vetture impiegate dai banditi, abbandonat­a e sequestrat­a dalla Polizia). accento pugliese, la prima questura che viene coinvolta è la nostra. È accaduto anche di recente, con alcuni grandi colpi messi a segno in Calabria, ad Ancona, a Lodi, a Vercelli...». E ha ragione il questore Silvis: quella della malavita di Cerignola è davvero una lunga tradizione. Forse non è un caso se Pietro Mascagni compose una delle sue opere più famose, Cavalleria Rusticana, proprio nei cinque anni di permanenza in città dal 1887 al 1892.

Le rapine condotte dalle gang cerignolan­e sono rubricate a centinaia dalla Polizia criminale ( alcuni dei colpi più importanti sono elencati in queste pagine). E di molte altre si sospetta l’origine pugliese per la tecnica: sono assalti a furgoni e caveau, tutti eseguiti con meticolosa precisione da uomini mascherati che di solito isolano strade, impiegano mezzi speciali, alta tecnologia e armi militari.

Una delle azioni più spettacola­ri degli utlimi anni resta l’assalto al caveau dell’istituto di vigilanza NP Service di Foggia: a mezzanotte del 24 giugno 2014, una colonna di mezzi entra nel Villaggio artigiani, un’area nella periferia a nord della città. La gang isola tutte le vie di accesso dando alle fiamme una decina di auto e Tir; poi i banditi con un grosso caterpilla­r sfondano il muro del caveau. In quel caso, la rapina viene sventata dall’intervento della Polizia, che però si trova ad affrontare le raffiche dei kalashniko­v. Lo scorso gennaio, 12 componenti di questa banda sono stati arrestati.

È andata meglio ai loro colleghi che lo scorso 4 dicembre, proprio mentre si chiudevano le urne del referendum, hanno messo a segno un colpo simile nella zona industrial­e di Catanzaro. In quel caso, 15 rapinatori armati di mitra hanno puntato con una colonna di auto e camion alla sede della Sicurtrans­port, un’altra agenzia portavalor­i. Come al solito, hanno isolato le strade d’accesso incendiand­o una decina di auto. Quindi hanno bloccato tutte le comunicazi­oni usando disturbato­ri telefonici hi-tech e tagliando i fili di corrente e telefoni. Infine, con una ruspa, hanno sfondato cancello, muri e caveau e sono fuggiti con quasi 8,2 milioni di euro. Tutto il colpo è durato appena 20 minuti.

Per questo gli inquirenti hanno subito ipotizzato potesse trattarsi di banda in trasferta da Cerignola, e gli investigat­ori calabresi si sono messi in contatto con i colleghi pugliesi. «Quelli di Cerignola» spiega il capo della Squadra mobile di Foggia, Roberto Pititto «sono gruppi autonomi, mai rivali tra di loro, che quando organizzan­o i colpi spesso si alleano».

Il risultato è una «filiera criminale» che si divide i compiti con estrema profes-

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