La rapina al portavalori
6 DICEMBRE 2013 Viene dato l’assalto con tanto di sparatoria a un furgone blindato della NP Service sull’autostrada A14 vicino a Cerignola. Bottino 1,5 milioni di euro. Quattro componenti della banda saranno arrestati tra gennaio 2015 e marzo 2015. Cerignola usano l’hi-tech per compiere i loro assalti e la creatività per sfuggire alle forze dell’ordine, la Polizia continua a fare sequestri. «Abbiamo intercettato anche un covo mobile» racconta il questore Silvis «che i criminali avevano piazzato sul cassone di un grosso camion da cava. Veniva camuffato sotto un carico di ghiaia, poteva ospitare fino a sei persone, ed era dotato di monitor per controllare l’esterno. È stato usato per nascondere uomini e armi, prima e dopo qualche grosso colpo».
Ma a Cerignola nell’aprile 2014 la Questura di Foggia ha sequestrato anche un arsenale incredibile, roba da fare impallidire Cosa nostra. «In un box» dice il questore Silvis «abbiamo scoperto decine di fucili mitragliatori, kalashnikov, pistole, e perfino un mitragliatore su treppiede più oltre 18 mila proiettili». C’era anche un raffinato catalogo fotografico, che elencava ogni arma con caratteristiche e prezzi: di certo veniva usato per la vendita ai gruppi criminali in zona e nel resto della Puglia.
«Il nostro problema forse più paradossale» conclude Silvis «è che le gang di Cerignola non fanno notizia». È il bello (o il brutto) della provincia. Chissà: se fossimo a Napoli, o a Palermo, la gang dei cerignolani sarebbe forse emergenza nazionale. E la repressione avrebbe ancora più mezzi.