Panorama

IL PENNUTO È UN’ATTRAZIONE TURISTICA

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Nell’infinito elenco delle società partecipat­e c’è spazio persino per il Consorzio per la tutela e la valorizzaz­ione del cappone di Morozzo e delle produzioni avicole tradiziona­li. «Più che una partecipat­a, direi che la nostra è una società particolar­e», esordisce la presidente Giovanna Mellano. Siamo in Piemonte. Dal 1999 il Cappone di Morozzo è il primo presidio slow food d’Italia. Il consorzio è nato subito dopo, nel 2001. E ogni anno organizza una fiera per promuovere i capi migliori. Ma in cassa può contare su poche migliaia di euro. «Bastano appena a pagare le bollette», continua la presidente del consorzio, «ma grazie a un contributo della Camera di commercio di Cuneo che ci ha rimborsato il 30 per cento delle spese documentat­e nel 2015, per ora siamo in grado di andare avanti. Non credo però che chiuderemo per via della riforma, nessuno mi ha detto mai nulla al riguardo». Tredici Comuni fanno parte del consorzio, tra cui uno (quello di Magliano Alpi) che con il famoso cappone non ha nulla a che fare visto che nel suo territorio non lo alleva più nessuno; 45 aziende producono 4 mila capponi all’anno. Il sindaco di Morozzo è ottimista: «Stiamo lavorando per far sì che il cappone diventi sempre di più un volano turistico per il nostro territorio e il consorzio è fondamenta­le per raggiunger­e tale scopo».

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