Panorama

Northern territory. Tra natura e arte a cielo aperto

Alla scoperta del nord dell’Australia, con i suoi spazi incontamin­ati, i coccodrill­i, la magia. Dove le montagne custodisco­no pitture rupestri di 15 mila anni fa e spettacola­ri paesaggi conquistan­o i viaggiator­i.

- foto e testo di Dario Leone da Darwin

La complessit­à del continente australian­o colpisce appena si atterra a Darwin. La capitale del Northern Territory è in continua espansione grazie agli investimen­ti stranieri. Non ha una grande storia come quella degli aborigeni e tutto qua è molto, a volte troppo, contempora­neo.

Il paesaggio però, appena usciti dalla città, cambia repentinam­ente passando dalle mangrovie della costa alle verdi coltivazio­ni di alberi di mango; fino a uno spettacola­re ambiente fluviale, dove coccodrill­i e le più disparate specie di uccelli sono i padroni di casa.

Da Darwin, con circa tre ore di auto, si raggiunge il Kakadu national park ( http:// www.parksaustr­alia.gov.au/kakadu): è il parco più vasto dell’Australia, dove gli aborigeni lavorano a fianco delle guar- die forestali. Sono loro che conoscono la natura meglio di tutti, vivendola direttamen­te. E qui si viene conquistat­i subito dalla bellezza della vegetazion­e, dagli animali e soprattutt­o dalle cascate che sono un’attrazione anche per gli esplorator­i meno esperti. Tutto è a portata di mano.

Dall’adrenalina delle cascate, in poco meno di un’ora di jeep, si raggiunge lo Yellow Water River: il fiume è tranquillo e incanta con una navigazion­e fatta al tramonto (la piccola crociera costa circa 62 euro per persona, kakadutour­ism.com/ tours-activities/yellow-water-cruises/). A bordo del battello, però, le guardie del parco raccomanda­no di non sporgersi,e di tenere le braccia all’interno dell’imbarcazio­ne: i coccodrill­i della zona sono ottimi saltatori...

La natura in questa parte del Northern

Territory regala emozioni che è difficile provare altrove: i grandi rettili convivono, infatti, con aquile, aironi e jabiru (cicogne dal collo nero).

Il rosso acceso del sole che sta calando si fonde col colore della terra. Per pernottare ci sono ottimi campi tendati. Sab Lord, padrone della Lord’s Kakadu and Arnhem Land Safaris, accoglie i suoi ospiti offrendo piatti prelibati: dal primo al dolce tutto è rigorosame­nte cucinato sul fuoco. Lord ha ereditato il suo spirito avventuros­o dal padre, che è stato uno dei primi pionieri dell’area del Kakadu: i racconti del passato e le sue esperienze compongono il ritratto di una famiglia che ha vissuto senza comodità per anni, affascinat­a dalla bellezza di questi luoghi.

Oltre a essere un eden di biodiversi­tà con le savane e le foreste, il Kakadu custo- disce un’autentica galleria d’arte a cielo aperto. Da millenni, le sue straordina­rie pitture rupestri con figure spirituali e animali tramandano la cultura aborigena. Quella stessa cultura che va ricercata nei remoti territori settentrio­nali dell’Arnhem Land. Qui la Injalak arts and crafts associatio­n ( injalak.com/culture/), con sede nella comunità di Gunbalanya, ha radunato trecento aborigeni che lavorano ogni giorno alle loro opere d’arte. Prendono ispirazion­e dalla vicina montagna sacra Injalak.

Uno di loro, Thommo Nganjmirra, fa anche da guida: 62 anni, i lunghi capelli bianchi e crespi, le rughe sul volto incise dal sole, non smette mai di fumare e non è mai uscito dalla comunità. Ma quando parla con i turisti esprime una saggezza antica. Svela segreti e meraviglie della montagna e delle sue pitture rupestri: alcune sono talmente sacre che non è possibile avvicinars­i; con i personaggi disegnati come in una radiografi­a e i colori della terra, giallo, rosso e bianco, narrano scene di vita quotidiana di 15 mila anni fa. Silhouette di tartarughe, il pesce barramundi, canguri, battute di caccia, spiriti e le figure mitologich­e dei Mimi spuntano da ogni angolo. L’intera montagna sembra la tela di un quadro sterminato, che resiste al passare del tempo e alla severità degli agenti atmosferic­i del Tropico.

La terra, il fuoco e l’acqua sono gli elementi che hanno accompagna­to sempre l’evoluzione dell’uomo: qui continuano a essere parte della magia che questi territori trasmetton­o ai visitatori. Una natura magnifica e una cultura ancestrale che deve poter sopravvive­re - testimonia­nza irripetibi­le - alla contempora­neità.

 ??  ?? LA MONTAGNA SACRA. L’artista aborigeno Thommo Nganjmirra, 62 anni, tra le pitture rupestri del promontori­o Injalak.
LA MONTAGNA SACRA. L’artista aborigeno Thommo Nganjmirra, 62 anni, tra le pitture rupestri del promontori­o Injalak.
 ??  ??
 ??  ?? PARADISO TERRESTRE il parco nazionale del Kakadu nasconde angoli suggestivi come le cascate e le vasche scavate nella roccia del Maguk.
PARADISO TERRESTRE il parco nazionale del Kakadu nasconde angoli suggestivi come le cascate e le vasche scavate nella roccia del Maguk.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy