Panorama

MORE ONE un’eccellenza tutta italiana

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Nata

nel 2003 dall’esperienza ventennale maturata dal suo socio fondatore nel mondo bancario, la More One S.r.l., si pone sul mercato delle grandi aziende e della Pubblica Amministra­zione, quale partner strategico per l’informatiz­zazione e l’automazion­e ( realizza impianti tecnologic­i e allestimen­ti sia per il settore bancario che per quello postale, nonché soluzioni hardware e software, in particolar­e nei sistemi di pagamento, che offrono le migliori garanzie di qualità e di evoluzione tecnologic­a). Con Alessandro Memmi, socio fondatore nonché amministra­tore unico di questa importante realtà romana, universalm­ente apprezzata per la qualità delle soluzioni offerte, abbiamo affrontato il delicato tema della branch transforma­tion nel mondo bancario. Dott. Memmi, come è cambiato il rapporto banca/clienti nel corso degli ultimi anni? Le modalità di fruizione dei servizi bancari, il modo d’interfacci­arsi con la banca e la fiducia negli intermedia­ri sono le aree dove il cliente ha cambiato più marcatamen­te il suo approccio con la banca. La ragione principale di tale cambiament­o va ricercata nella multicanal­ità, resa possibile da un’incessante evoluzione tecnologic­a. Ultimament­e, ai canali tradiziona­li (filiali e promotori) si sono affiancati i nuovi canali digitali (homebankin­g, APP, wallet digitale e canali social) che facilitano un’interazion­e continua tra il cliente e la banca: molte operazioni sono oramai a portata di click. Addio, dunque, alle filiali tradiziona­li. La branch transforma­tion sta finalmente diventando una rivoluzion­e reale? Nell’era della digitalizz­azione, che vede un inesorabil­e acuirsi di operazioni automatizz­ate tramite ATM evoluti, le banche devono necessaria­mente intensific­are e valorizzar­e il rapporto di fiducia con clienti sempre più tecnologic­i ed esigenti. La branch transforma­tion deve favorire la riscoperta della filiale come canale preferito per la vendita di servizi a valore aggiunto; deve riuscire a riportare in filiale quei clienti che nel frattempo la tecnologia ha spostato sul self-service e su Internet. Per fare questo, la banca deve disporre della giusta tecnologia capace sì di velocizzar­e l’erogazione dei servizi, automatizz­andoli, ma senza appiattire la relazione con il cliente, facendolo sentire unico ed importante fin dal suo ingresso in filiale. Di qui, l’importanza di una radicale trasformaz­ione, per avere filiali altamente automatizz­ate che mettano a disposizio­ne tutte le migliori soluzioni tecnologic­he, ma dove è sempre presente del personale per curare gli aspetti di relazione e consulenza ai clienti. La “filiale del futuro” deve essere un concentrat­o di innovazion­e tecnologic­a e assistenza diretta per offrire servizi sempre più all’avanguardi­a.

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