C’è un giudice a Nairobi ma Kenyatta vuol fargliela pagare
Elezioni da rifare in Kenya, dopo che la Corte Suprema ha invalidato i risultati dell’8 agosto scorso. Come previsto, aveva vinto Uhuru Kenyatta, presidente uscente, con il 54 per cento dei voti. L’eterno candidato dell’opposizione, Raila Odinga, aveva denunciato brogli e presentato il ricorso che ha fatto scaturire lo storico annullamento. La Corte non si è espressa sull’esito del voto ma su una serie di irregolarità relative a un terzo delle schede. Dopo la proclamazione della vittoria
di Kenyatta, confermata anche dagli osservatori internazionali, si era scatenata la rivolta nelle periferie, dove si concentra la richiesta di un ricambio alla guida del paese: secondo le opposizioni i morti negli scontri con la polizia erano stati un centinaio, una ventina per fonti governative. Sullo sfondo il rischio, ancora molto attuale in previsione delle nuove elezioni che si terranno il 17 ottobre, di una riproposizione della violenza etnica del 2007 che finì con 1.200 vittime e 600 mila sfollati.