Macron si rilancia con il Jobs act
Anche lui scommette sul Jobs Act per offrire più flessibilità al mercato del lavoro. La ricetta di Emmanuel Macron (nella foto) è contenuta nelle 160 pagine che mettono nero su bianco la sua riforma. Cinque decreti che il governo dovrebbe varare il 22 settembre, con entrata in vigore immediata. In seguito il Parlamento dovrà approvarli e trasformarli in legge ma, vista la maggioranza schiacciante sulla quale i macronisti possono conta- re, non sarà difficile. Tra le novità: gli indennizzi, riconosciuti senza limiti dai tribunali del lavoro a chi è vittima di licenziamenti illegittimi, saranno ora sottoposti a tetti massimi (fino a 10 dipendenti si tratterà solo di 15 giorni di salario per ogni anno di anzianità, 30 per le altre aziende); saranno possibili accordi aziendali; e i contratti « a progetto », come quelli italiani, finora limitati alle costruzioni, si potranno fare pure negli altri comparti produttivi.