Panorama

I dolori del Pd siciliano

Esclusivo: Romano Prodi e Giuliano Pisapia hanno già pianificat­o nei dettagli il Nuovo Ulivo. Un partito alternativ­o da lanciare dopo i risultati delle rischiosis­sime (per il Pd) Regionali siciliane.

- (Carlo Puca) © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Entrambi hanno pubblicame­nte taciuto per l’intero periodo estivo. Ma mentre la calura imperversa­va, Romano Prodi e Giuliano Pisapia si sono parlati quasi ogni giorno. E hanno ufficiosam­ente pianificat­o un progetto politico rimasto finora riservato: alle elezioni politiche del 2018 l’ex premier (dietro le quinte) e l’ex sindaco di Milano (davanti) presentera­nno una loro lista. Non si chiamerà Campo democratic­o, come recita l’attuale dizione dell’embrione di partito lanciato da Pisapia, e sarà un «Nuovo Ulivo», figlio dell’Ulivo fondato da Prodi nel 1995 e abbandonat­o nel 2007 con il battesimo del Partito democratic­o.

Questo risulta a Panorama e questo riportiamo. Con qualche dettaglio in più. Attenzione anzitutto al timing: il lancio ufficiale del Nuovo Ulivo avverrà non subito, bensì all’indomani delle regionali siciliane, previste per il 5 novembre. Pazienti e tenaci, Prodi e Pisapia attenderan­no l’ennesima débâcle elettorale di Matteo Renzi per insinuarsi nelle debolezze del Pd. Sull’Isola, infatti, non si sa ancora chi vincerà ma è già chiaro chi perderà, cioè proprio il Partito democratic­o. Gli ultimissim­i sondaggi danno il candidato del centrodest­ra, Nello Musumeci, al 38 per cento delle preferenze, seguito dal 5 Stelle Giancarlo Cancelleri con il 33. Fabrizio Micari (in quota Pd e dell’Ap di Angelino Alfano) risulta intorno al 18, mentre Claudio Fava - il candidato della sinistra sostenuto da Mdp (Pierluigi Bersani, Massimo D’Alema e annessi) e Si (Nicola Fratoianni) - conta al momento sul 6 per cento dei consensi, utili per rendere ancora più grave la prevedibil­e sconfitta renziana.

E Pisapia? In Sicilia il suo peso elettorale personale è minimo. Ciononosta­nte, le ricadute nazionali di una scelta in un senso (Micari) o nell’altro (Fava) sono pesantissi­me. L’ex sindaco di Milano, comunque, ha già deciso: sosterrà Micari, per non concedere a Renzi alcun alibi sulla sconfitta e perché uno dei sostenitor­i del Nuovo Ulivo è il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, amico del candidato Pd in Sicilia. Soltanto a partire dal 6 novembre, appunto, Pisapia, con Prodi sullo sfondo, parlerà delle necessità di allargare il centrosini­stra, di ritrovare lo spirito dell’Ulivo e di superare l’attuale

Partito democratic­o. Con la certezza che centinaia (centinaia, non decine) di parlamenta­ri dem uscenti, sicuri della non ricandidat­ura, lo seguiranno: aspettano solo l’ufficialit­à del Nuovo Ulivo per iscriversi. E così pure faranno tanti amministra­tori locali e consiglier­i regionali ora iscritti al Pd ma delusi da Renzi.

Accanto alle (quasi) certezze, ci sono poi le spe

ranze. Una concerne taluni personaggi in cerca di una casa dove stare, tipo i sindaci di Napoli, Luigi de Magistris, e di Parma, Federico Pizzarotti, e i tanti cacciati dal movimento 5 Stelle. La speranza più importante riguarda però il blocco della sinistra-sinistra. Prodi e Pisapia ritengono incompatib­ile con il loro progetto gli ex vendoliani di Sinistra italiana, ora guidati da Fratoianni: nni: li consideran­o troppo antirenzia­ni. La strategia pisapian-prodiana, sapian-prodiana, infatti, prevede un lavorio ai fianchi del el Pd, che consideran­o ormai ridotto a partito personalea­le di Renzi, tuttavia evitando al contempo rotture insanabili. sanabili. I due politici sperano invece che, dopo le

Regionali siciliane, Bersani faccia parte del progetto. Trattasi di faccenda complicati­ssima, perché proprio sulla Sicilia si stanno consumando liti e divisioni. Fatto sta che Prodi e Pisapia puntano a ricucire con Bersani e meno con Massimo D’Alema, che non amano, a differenza di Walter Veltroni. Proprio su di lui, primo segretario del Partito democratic­o e, alle origini del renzismo, grande sponsor di Matteo, Prodi ha avviato una grande opera di seduzione. Veltroni ci sta pensando, deluso com’è da quello che considera l’avventuris­mo isolazioni­sta di Renzi. Si vedrà.

Di sicuro il progetto del Nuovo Ulivo è molto ambizioso: punta a ottenere già per le Politiche del 2018 un risultato in doppia cifra, un zoccolo durissimo di consensi dai quali partire per poi erodere nel tempo il Partito democratic­o di Renzi. Come finirà? Chissà. Di certo Matteo ha in prospettiv­a altri avversari da cui guardarsi. Avversari, peraltro, che non lo demonizzan­o. E spesso gli sorridono pure.

 ??  ?? Romano Prodi, 78 anni, fondatore dell’Ulivo, è stato due volte premier e presidente della Commission­e europea dal 1999 al 2004.
Romano Prodi, 78 anni, fondatore dell’Ulivo, è stato due volte premier e presidente della Commission­e europea dal 1999 al 2004.
 ??  ?? Giuliano Pisapia, 68 anni, è stato due volte deputato e sindaco di Milano dal 2011 al 2016. Sarà il leader naturale del Nuovo Ulivo. Keyser Söze: lo pseudonimo è tratto dal filmcult I soliti sospetti, dove quel personaggi­o è interpreta­to da Kevin...
Giuliano Pisapia, 68 anni, è stato due volte deputato e sindaco di Milano dal 2011 al 2016. Sarà il leader naturale del Nuovo Ulivo. Keyser Söze: lo pseudonimo è tratto dal filmcult I soliti sospetti, dove quel personaggi­o è interpreta­to da Kevin...

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