Panorama

Marco è uno dei pochi fortunati

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perché andrà nella nuova scuola, con banchi e armadietti nuovi. Ha sette anni, se gli si chiede del terremoto fa spallucce, «non ho paura», dice spavaldo. Dorme ancora con scarpe, pantaloni e maglietta, lo zainetto in fondo al letto, confida la mamma, pronto a fuggire. Angela ha 13 anni, dopo un anno vuole ancora dormire con i genitori. Il papà le ha spiegato che quest’anno dovrà alzarsi presto perché la scuola è distante, in un altro comune. Stefano, 11 anni, ha un gruppo WhatsApp con i compagni di scuola, per stare insieme: quest’anno la classe sarà smembrata in altri istituti. Piccole storie dal Centro Italia colpito dal sisma che

Panorama ha raccolto alla vigilia della ripresa dell’anno scolastico. Nel giro di pochi giorni, decine di letterine, temi e disegni sono piovuti in redazione. Alcuni, scritti mentre la terra trema ancora. «Pensavamo di essere usciti dall’incubo grazie anche all’inaugurazi­one della nuova palestra. Doveva essere un modo per gettarci la paura alle spalle, invece ci sono state altre scosse con epicentro proprio a Caldarola» dice la dirigente scolastica del Comune marchigian­o, Fabiola Scagnetti.

Nelle lettere che pubblichia­mo, ragazzi dai 6 ai 13 anni, hanno voluto raccontare speranze, desideri ma anche timori e disagi che li accompagne­ranno al suono della campanella. Sono circa 30 mila gli studenti dei Comuni del cratere che torneranno a scuola. E per tutti sarà un giorno indimentic­abile. Nelle Marche sono 160 le scuole danneggiat­e di cui 40 gravemente. In alcuni casi sono state sostituite con strutture d’emergenza, in altre gli studenti sono stati spostati in edifici agibili o gli istituti sono stati accorpati. Sono 120 i plessi scolastici che hanno riportato danni lievi e hanno avuto interventi di ripristino e sono utilizzabi­li. Questi numeri dicono che dopo un anno, la ricostruzi­one del patrimonio edilizio scolastico distrutto, non è nemmeno iniziata. I nuovi edifici presenti ad Arquata del Tronto, Montegallo, Pieve Torina, Gualdo, Caldarola, Acquasanta Terme e Vakfornace ( vedi articolo a pag.55) sono frutto di donazioni di privati ed enti pubblici. A Camerino gli alunni delle primarie saranno sistemati in una costruzion­e provvisori­a.

Il piano straordina­rio per la riapertura delle scuole, avviato dall’ex commissari­o Vasco Errani a gennaio, è all’anno zero. Le gare sono andate deserte, tant’è che a luglio sono state cambiate le regole degli appalti per spingere le aziende a partecipar­e.

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