Panorama

UNA SCUOLA IN REGALO

La Salini Impregilo in un anno ha costruito l’edificio che ospiterà gli alunni di Valfornace.

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Il 15 settembre Luciano Milani rientrerà nella sua scuola. Dopo 39 anni di insegnamen­to e 10 anni passati negli istituti dei paesi vicini, il professore della secondaria ha accettato di ricomincia­re dall’istituto di Valfornace, il nuovo plesso scolastico nel comune delle Marche donato da Salini Impregilo, l’azienda italiana leader nella costruzion­e di grandi opere, dopo che il sisma ha reso inagibile la vecchia scuola «Ugo Betti». Milani, con il nuovo preside Maurizio Cavallaro, tiene in mano la planimetri­a dell’edificio che ospiterà materna, primaria e secondaria per un totale di 120 studenti, studia la divisione delle classi, dispensa consigli ai tecnici che stanno facendo gli ultimi interventi per quelle che saranno le esigenze degli alunni. «Dopo 39 anni di insegnamen­to questa è una nuova sfida» ammette «e forse l’ultima». E il sindaco di Valfornace, Maurizio Citracca, dice: «Ripartire dalle scuole ha un significat­o simbolico». Tutto era pronto per l’inaugurazi­one avvenuta il 6 settembre quando, oltre a Pietro Salini, amministra­tore delegato del Gruppo Salini Impregilo, erano presenti il sindaco Citracca con i rappresent­anti istituzion­ali della Regione Marche. Questa è stata anche l’occasione per fare il punto sulla ricostruzi­one e confermare quanto è ancora oggi decisivo il sostegno dei privati ai centri abitati colpiti dallo sciame sismico che, tra l’agosto e il novembre del 2016, ha messo in ginocchio il Centro Italia. L’annuncio della volontà di sostenere le popolazion­i colpite dal sisma con la donazione della nuova scuola arriva da Salini Impregilo il 3 febbraio del 2017 che, di concerto con i funzionari della Direzione di comando e controllo della Protezione civile e del ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca-Miur, e con gli esponenti del Genio civile dell’esercito, ha individuat­o l’area dove realizzare la struttura, mentre il 28 febbraio è stata firmata a Roma la convenzion­e per la donazione, tra la società di costruzion­i e il Comune di Valfornace. Ad aprile sono iniziati i lavori. «Fin dall’inizio» commenta oggi Pietro Salini «abbiamo studiato il modo per supportare la popolazion­e con una donazione e partire dalla scuola è per noi un segnale importante, che significa puntare sui giovani e quindi investire sul futuro del nostro Paese. La scuola rappresent­a un segnale per il ritorno alla normalità e una rinnovata fiducia nel futuro per i 120 studenti, per le loro famiglie e per l’intero Paese. Investire per lasciarsi questa tragedia alle spalle significa riprenders­i la normalità e iniziare a guardare al futuro attraverso i giovani e gli investimen­ti che il Paese deve fare oggi per prevenire future tragedie piuttosto che ricostruir­e ogni volta».

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