Vi racconto andata e ritorno dall’aldilà
«Questa è la storia di come sono morto… ma no, non preoccupatevi, è molto divertente! In realtà non è neanche la mia storia»: se l’aldilà fosse un film di Disney le parole di Flynn in Rapunzel sarebbero le più indicate per raccontarvi quello che mi è capi
BARA O BARELLA?
Il mio corpo giaceva semiassiderato in un involucro vellutato eppure duro come il legno. Qualcosa di funereo come una gondola. Nemmeno nei miei incubibi peggiori mi sarei sognato una finee così terribile, prigioniero fino o all’ultimo respiro di un legno egno che non galleggia ma sprofonda, sotterrandotiti nel buio eterno. A me quellaa gondola sembrava una bara, ma forse era una barella: :a a volte basta un vezzeggiativoativo per salvarti la vita.
IL DOTTOR MORTE
Compare sempre all’improvviso, sembra davvero un primario ospedaliero. Calvo, freddo, impassibile. Dev’essersi fatto un una plastica facciale, ma io so che è proprio lui, ogni fibra tremante del mio corpo lo sa bene. Lo rivelano la sua tosse marcia di fumatore e l’inconfondibile passo claudicante. Vorrei che fosse il pirata Long John Silver, il «cattivo» più simpatico del mondo. Invece è il diavolo, probabilmente.
LA LUCE IN FONDO ONDO AL TUNNEL
Io non l’ho vista,ta, la luce in fondo o al tunnel, come tanti anti dicono che succeda al risveglio sveglio dal coma. In compenso ho visto cose che voi umanii non potete neppure immaginare.nare e. Una dottoressa che sembravambrav va Morticia della Famiglia Addams voleva uccidermi mi co con on una siringa avvelenata, una banda di cocainomani mi rie riempiva empiva di botte e mi chiudeva in unn so sotterraneo.otterraneo. Sono rinvenuto - non so com come me - in un cesso con un cartello appesoppes o al collo che diceva «Paziente deceduto duto sotto operazione». Non gli ho creduto duto e sono riuscito a trascinarmi via fino al definitivo risveglio.
EFFETTO LAZZARO
Sono tornato, non so per quanto e non so bene da dove. Ma in quell’altrove c ci sono stato. E il viaggio mi ha cambiato, lasciandomi nell’anima (qualunque cosa sia) segni indelebili. A volte mi sembra d’essere stato prigioniero di un dio burlone, un dio fricchettone che rovescia di continuo la nostra perce percezioneezio del bene e del male, della vita e de della morte. Solo ora m’interrogo sui pooss possibili effetti collaterali di una simile e es esperienza. Ma questa è già un’ot un’ottica della salute, nella speranza d’un equilibrioe ritrovato: in fondo non si dis disimpara a vivere, come non si disim disimpara ad andare in bicicletta.