Panorama

«PERÒ NON PARLATEMI DI SESSO»

VA BENE PROLUNGARE LAVORO E SOCIALITÀ. MA EVITIAMO GLI ECCESSI.

- Di Mara Maionchi

Quando uno si volta indietro e dice: «Come era bello!», è rovinato. Il domani è sempre bello. La molla primaria per non sentirsi vecchi è la curiosità. Vivere. Io sono over 70 e so di essere fortunata nel poter continuare a lavorare, perché se uno non è completame­nte rimbambito e ha energie, beh, allora che continui a fare ciò che gli piace. È bello capire i tempi, imparare anche dai giovani. Magari hai male a un ginocchio o butti gli spaghetti invece dei maccheroni, pazienza! Del resto, io confusione l’ho sempre fatta anche da giovane. Ho un’invidia precisa per i giovani perché mi piacerebbe ricomincia­re tutto da capo, si vede che mi sono divertita. Ma è un’invidia buona! Quello che non mi piace dei «nuovi vecchi», è quando parlano di sesso. Sopra i 60 anche se non si racconta e non si nomina, va bene lo stesso. Non è divertente ascoltarli. Il sesso è una cosa naturale che accade in periodi naturali: il resto è tutto forzato. È come certe signore che si mettono in minigonne, madame Macron viene attaccata per la differenza di età con il marito, a me invece verrebbe da dirle di coprirsi le ginocchia mezze avvizzite. A una certa età, più ci si copre, meglio è.

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