Il sugherificio Molinas allarga il proprio mercato dai tappi doc alla bioedilizia.
STORIA DI UN’EVOLUZIONE INDUSTRIALE
Il sughero che non rilascia sapore di tappo è realtà. L’innovazione di FineCork® è basata su un procedimento di sterilizzazione a vapore del sugherificio Peppino Molinas di Calangianus, uno dei maggiori d’Europa per la produzione nel settore: dai 600 milioni di tappi annui passando per polveri di sughero, semilavorati per calzature e granulati per l’isolamento termoacustico e pannelli per la bioedilizia. «Nel 2000 l’avvento dei tappi di plastica ha suonato la sveglia a tutti» racconta Giuseppe Molinas, 37 anni, nipote del fondatore Peppino e responsabile commerciale estero «Ci siamo buttati sull’innovazione, e questo apre nuove prospettive».
Di prospettiva in prospettiva, il sugherificio è passato dall’essere un laboratorio artigianale a uno stabilimento da 50 mila metri quadrati, con filiali a Verona, in Francia nella regione dello Champagne, in Argentina e Portogallo «dove siamo andati per seguire il mercato del vino di qualità e realizzando tappi personalizzati». Eppure, tutto cominciò con la moda delle «zeppe» negli Anni ’70. «Mio nonno perseguì l’idea di produrre con volumi industriali per questo mercato e poi replicò l’operazione con i tappi. Aprimmo a Verona (cuore del Valpolicella) per cercare clienti e via via sono arrivate altre filiali». Oggi il Gruppo Molinas oltre al sughero spazia in attività turistiche e immobiliari, ha acquistato marine e hotel in Sardegna, conta 250 dipendenti e fattura 65 milioni. «I nostri prossimi investimenti si concentrano qui» dice Molinas, che lavora con una grande famiglia. L’azienda è guidata da Gianfranco Molinas, 66 anni, figlio di Peppino e amministratore delegato, coadiuvato dai fratelli Giovanna (61enne), Walter (54 anni), Renato (60 anni), Piero, Ugo e Luciano, rispettivamente 70, 63 e 68 anni.