Capolavoro molto privato
IL FATTO L’insegnante di musica e appassionato d’arte Jerome A. nel 1985 s’introduce in un museo dell’Arizona con il figlio piccolo e ruba il quadro astratto Donna-Ocra di Willem de Kooning (valutato 100 milioni di dollari). Il ladro non ha sottratto la tela per rivenderla, ma solo per piacere personale: il quadro, infatti, viene appeso dietro la porta della camera da letto dove lui e la moglie possono rimirare il loro segreto senza neppure sollevare la testa dal cuscino. Questo lo scenario apparso agli investigatori solo dopo la morte dei protagonisti e il ritrovamento del quadro.
Perché ci si innamora? Di una persona, di un luogo, di una cosa? Jerome A. nel 1985 si innamorò di un quadro e, ritenendo di non poterne fare a meno, rubò la tela dalla sala di un museo americano con l’aiuto del figlio bambino: non era un quadro «facile», puramente decorativo, bensì un’opera di Willem de Kooning, un capolavoro dell’espressionismo astratto. Ma Jerome amava anche sua moglie e con lei volle condividere quest’altro amore: fissò la tela rubata su una tavola e l’appese all’interno della porta della loro camera da letto.
Immagino la coppia che ogni sera, per trentadue anni, si scambia uno sguardo complice e poi volge gli occhi verso la Donna-Ocra di de Kooning, godendo del piacere condiviso ma precluso a tutto il resto del mondo. E al mattino, uno dei primi sguardi della nuova giornata corre di nuovo lì, al gioiello segreto, alla donna massiccia dai seni opulenti. Ma il figlio, l’aiutante ladro, come reagisce a quest’intimità gelosa in cui non è coinvolto? La patisce o dimentica il furto in cui è stato parte attiva?
Le cronache tacciono, ma entrambe le ipotesi risultano valide, dal momento che dopo la morte dei suoi lascia la tela dov’è, senza occuparsene sino al momento di sbaraccare il contenuto della casa.
Poi le cronache raccontano che un antiquario distratto o sprovveduto compera il tutto per 2.000 dollari, lo rivende a un’asta, l’acquirente smaliziato fa analizzare il quadro che torna giustamente al museo e viene valutato milioni e milioni di dollari.
Come ci resta il figlio?