THE NOMAD HOTEL New York
- Un edificio in stile Beaux-Arts di fine 900 tra la 28esima strada e Broadway. 168 camere nello stile dei grandi alberghi europei, atmosfera bohemien, tra mobili in legno scuro e velluto rosso. La biblioteca è imponente, avvolta da un’allure magica. Camera doppia a notte rovate a immaginare una camera d’albergo con luci tenui e calde, i suoni ovattati perché le pareti sono completamente avvolte dai libri. Un luogo che sembra uscito da un romanzo fantasy dove i letti trovano spazio tra gli scaffali e l’ultima cosa che si scorge prima di finire tra le braccia di Morfeo è un titolo dell’autore preferito. Una stanza così è sempre stata la miglior buona notte per lo scrittore argentino Jorge Louis Borges, che raccontava: «Non riesco a dormire se non sono circondato da libri». Questo genere colto di albergo esiste veramente ed è già stato catturato da una definizione: «library hotel». È la nuova frontiera dell’hotelerie sofisticata da New York a Zurigo, dal Guatemala a Londra. I biblio-hotel, sono luoghi ricchi d’atmosfera, silenziosi e molto stimolanti. Offrono biblioteche fornitissime, festival culturali, concorsi, mostre, presentazioni con gli autori e nuove esperienze letterarie come i reading notturni. Panorama, in queste pagine, ha selezionato i migliori e più recenti alberghi dove i libri diventano spa per la mente. Da quello sulle cascate dello Zambesi a quello londinese con oltre 250 mila volumi. Tappa da non perdere è a Parigi: nel cuore del Marais ha appena aperto il Paris Boutik. «È il primo di una catena», svela il co-fondatore David Lécuiller. «Abbiamo eseguito una ricerca meticolosa di letture, in modo che ci sia qualcosa per tutti, romanzi storici, d’amore, libri fotografici. Ci sono pure ripiani bassi dedicati ai bambini». Dunque buon viaggio, buona notte e, soprattutto, buona lettura.