Anche viaggiare è un’arte
È l’anima della Galleria Gagosian di Roma. Bella, di classe, Pepi Marchetti Franchi gira il mondo seguendo la sua grande passione. Con qualche eccezione: tipo una colazione buonissima e molto romantica.
Dieci anni fa il più potente mercante d’arte del mondo, Larry Gagosian, apriva la sua sede romana in uno spazio spettacolare in via Francesco Crispi. Una mostra dell’aristocratico e snobbissimo Cy Twombly e un party memorabile, per inaugurarla. A dirigerla, una giovane donna, bella e algida, enigmatica ed elegante. Pepi Marchetti Franchi ha portato in questi anni 48 importanti mostre, facendo di ogni inaugurazione un evento artistico e social. Da lì sono passati i più grandi artisti internazionali: «Da Anselm Kiefer a Takashi Murakami, da Richard Serra a Cindy Sherman. Oggi apriamo anche ai giovani. Mi piace l’alternanza e il confronto tra generazioni diverse». Se dovesse immaginare un dialogo sorprendente tra artisti ed epoche differenti, quale sarebbe? Mi incuriosisce il confronto fra l’arte antica e quella di oggi. Perché in fondo tutto è stato contemporaneo, anche Michelangelo. Ho sempre creduto che ci sia un fil rouge a legare epoche lontane. Mi piace la scultura di Urs Fischer, al centro di Piazza della Signoria a Firenze, che dialoga con Palazzo Vecchio. Quale artista ha meglio interpretato questo tempo? Tra luci e ombre penso a Damien Hirst. Lui ha saputo rappresentare le nostre ossessioni. Con l’ultima mostra, Treasures from the wreck of the Unbelievable ha certamente infastidito, ma quanti avrebbero potuto anche solo immaginare un progetto così? UNA META DA SCOPRIRE Progettato da Joop van Caldenborgh, vicino a Rotterdam c’è il Museum Voorlinden, aperto da un anno. CAPOLAVORO ASSOLUTO Firmato dal maestro russo Aleksandr Arca russa. wall, Off the
Un museo che vale la pena scoprire? Nella campagna olandese, a 30 chilometri da Rotterdam, ha aperto un anno fa il Museum Voorlinden, creato da Joop van Caldenborgh, uno dei più importanti collezionisti dei Paesi Bassi, con opere di James Turrell, Roni Horn e Maurizio Cattelan. Spazi e giardini meravigliosi con una luce che incanta. E a Roma? Il Silos, lo spazio che la Fondazione Alda Fendi ha aperto al Foro Traiano. Ha riportato in vita una straordinaria parte archeologica. Un luogo dove le piace rifugiarsi nella capitale? Castel Sant’Angelo, simbolo della stratificazione di questa città unica. È Roma il luogo del cuore? No, è New York, dove ho vissuto dieci anni. Mi è rimasta dentro: l’energia, gli stimoli, tutto è possibile. Quando torna a Manhattan, dove va? Al Guggenheim, per me resta un museo unico. E poi ho iniziato a lavorare lì. Dove si addormenta felice?