UNA “RISERVA” ECCEZIONALE
IL GRANA PADANO DOP INVECCHIATO 20 MESI ED OLTRE È UN FORMAGGIO DAI SORPRENDENTI ABBINAMENTI.
Ogni giorno il latte munto e raccolto nei caseifici del Consorzio Tutela Grana Padano è lavorato per dare vita a quelle forme che, una volta maturate nei magazzini di stagionatura e aver superano le verifiche imposte dal Disciplinare di Produzione, vengono marchiate a fuoco Grana Padano. La diversa gradazione di stagionatura va da un minimo di 9 fino a 20 mesi ed oltre e, più a lungo il formaggio riposa nelle scalere, più sapori e profumi si fanno intensi. Il top, quello destinato ai palati più esigenti e agli abbinamenti più raffinati, è indubbiamente il Grana Padano DOP Riserva invecchiato minimo 20 mesi: ha aromi evoluti di burro e di fieno, una piccantezza equilibrata e una generosa sapidità; la pasta è decisamente granulosa, con una frattura radiale a scaglia molto accentuata ed è costellata di cristalli di tirosina. È un grande protagonista della tavola sia grattugiato che come formaggio da pasto, anche accompagnato da noci, frutta e mostarde. Si esalta con vini di grande pregio, da quelli con un gusto intenso e persistente sino alle bollicine più raffinate; con i passiti, che stemperano la sua vena leggermente aggressiva creando sul palato armonia ed equilibrio, diventa un formaggio da meditazione. La sua versatilità sposa culture alimentari anche di altri Paesi: eccellente, ad esempio, l’abbinamento con le birre. Il luppolo, il contenuto amaro, l’effervescenza, la presenza di malto scuro o l’affumicato sono caratteristiche della birra che ben si armonizzano con il gusto del Grana Padano DOP. In particolare la sapidità ed il carattere forte del Riserva si esaltano con la Strong Ale, tipica birra del Belgio e della Gran Bretagna dal colore ambrato e molto aromatica. I palati più evoluti possono abbinare anche la Sweet Stout ad alta fermentazione, scurissima, con cremosa schiuma color nocciola ottenuta con orzo torrefatto e con l’aggiunta di caramello.