La cooperativa Valle dell’Oreto sui suoi sette ettari produce varietà particolari.
BANANE E NESPOLE MADE IN SICILIA
Si alza alle 3 del mattino, segue passo passo la produzione e poi la vendita. E pensare che nella vita avrebbe voluto fare tutt’altro, ma l’azienda di famiglia era a un bivio «e ho scelto di tornare, ero a Parma all’università». Letizia Marcenò è una ragazza tosta, ha grinta e passione. Guida, assieme al fratello, la cooperativa siciliana Valle dell’Oreto produttori di nespole e primi produttori di banane in Italia. «Diciamo che a noi i cambiamenti climatici ci hanno fatto un favore» scherza Letizia a proposito del fatto che nei suoi terreni, attraversati da un fiume, si è creato un clima umido, simile a quello subtropicale, favorevole per lo sviluppo della piantagione di banani che oggi conta 1.300 piante. «Sono di una varietà che non esiste in commercio, arrivano dal Sudamerica, le portò il mio bisnonno nel dopoguerra, hanno una polpa carnosa e un leggero gusto di cannella».
Nei sette ettari della proprietà («è piccola, ma abbiamo prodotti di grande qualità») ci sono anche 7 mila nespoli. «È una varietà particolare, la nostra, frutto di sperimentazioni decennali iniziate negli anni Settanta da mio nonno tanto che i ricercatori dell’università le hanno dato il nostro nome Nespola Marcenò».
Letizia racconta la storia della sua famiglia con fervore tra i mille impegni lavorativi e non solo. Nelle settimane estive è stata molto presa dal grande evento di ottobre: il suo matrimonio. Lei, che dice di lavorare in azienda 24 ore al giorno, porterà all’altare Antonino, l’amore della sua vita: «Sarà un po’ più complicato gestire tutto, ma ce la farò». Nessun dubbio. Auguri.