ICE CUBE, UN’IMPRESA DA BRIVIDI
Dall’impianto di Termini Imerese escono 7 milioni di chili di ghiaccio ogni anno.
L’idea di produrre ghiaccio in Sicilia, dieci anni fa sembrava una follia: quando Simone De Martino e Leopoldo Lipocelli diedero vita alla loro start-up Ice Cube, che ora distribuisce cubetti di ghiaccio confezionati in busta sia in Italia che all’estero, erano in pochi disposti a scommettere sulla riuscita dell’impresa. «Leonardo e io viaggiavamo entrambi moltissimo» spiega De Martino «sia per lavoro che per svago, e ci rendevamo conto di quanto il ghiaccio fosse richiesto ovunque, soprattutto per i cocktail. Come mai in Italia non c’era nessuna impresa che lo confezionasse e lo vendesse già in cubetti? Un po’ per gioco abbiamo deciso di iniziare a farlo noi, e abbiamo scelto la Sicilia anche perché qui allora c’erano molte opportunità per l’imprenditoria giovanile».
Quel «gioco» è ora uno stabilimento a Termini Imerese, con 20 dipendenti e una produzione di circa 7 milioni di chili di ghiaccio alimentare all’anno: il ghiaccio si fa con l’acqua della fonte di Scillato, sulle Madonie, e arriva nel reparto surgelati dei supermercati in comode confezioni pronte all’uso, ma soprattutto approda in bar e locali di altissimo livello. «Fin dall’inizio abbiamo deciso di puntare a un mercato premium» continua De Martino «e proprio per questo produciamo, oltre al ghiaccio standard in cubetti, anche del ghiaccio deluxe, che richiede tre giorni di lavoro». Ghiaccio di lusso, insomma, puro come quello che veniva prodotto in Sicilia già nell’Ottocento, nelle neviere. «La storia delle neviere delle Madonie l’abbiamo scoperta dopo aver avviato la nostra attività: ma ci è piaciuta così tanto che abbiamo realizzato anche un documentario, per raccontare a tutti quanto sia antica l’arte di produrre ghiaccio in Sicilia».