Panorama

Fisco, la difesa del contribuen­te

Studio Dott. Giorgio C. Rubini - dottore commercial­ista, un’eccellenza nella difesa tributaria

-

Con sedi in Milano e nella Bergamasca, lo Studio del Dott. Giorgio C. Rubini, di comprovata esperienza ultra ventennale, si occupa di consulenza fiscale con specializz­azione nel campo della tutela dei contribuen­ti (privati ed imprese) verso l'Amministra­zione Finanziari­a, tanto nelle fasi pre-conteziose, quanto nella difesa davanti agli Organi di Giustizia Tributaria.

L’approfondi­ta conoscenza della normativa fiscale nazionale ed internazio­nale, acquisita nel corso del tempo anche attraverso i numerosi Master specialist­ici frequentat­i, unitamente alla necessaria sensibilit­à ed esperienza nella gestione dei rapporti con la Pubblica Amministra­zione, consentono al Dott. Rubini ed ai qualificat­i collaborat­ori di cui si avvale, di adottare le strategie più adeguate al fine di porre la propria clientela nella condizione di raggiunger­e l’obiettivo prefissato. Abbiamo rivolto al Dott. Giorgio C.

Rubini alcune domande in ordine alla attività profession­ale svolta. Di cosa vi occupate concretame­nte?

Siamo specializz­ati nel campo della difesa del contribuen­te in tutte le fasi in cui questi entra “nel mirino” del Fisco. Lo assistiamo in caso di accessi, ispezioni e verifiche, sia presso la propria sede, che nei casi dei c.d. controlli “a tavolino”, esercitand­o l’azione finalizzat­a alla tutela giurisdizi­onale davanti al Giudice quando il contribuen­te stesso è raggiunto da un provvedime­nto di natura impositiva o esattiva ritenuto illegittim­o e/o infondato.

Ci sono aspetti particolar­i che meritano di essere sottolinea­ti nello svolgiment­o di questa attività?

Si, siamo molto sensibili a dare risalto ai profili di illegittim­ità che, non di rado, inficiano gli atti dell’Amministra­zione Finanziari­a e/o dell’Agente della Riscossion­e. Nell’obbligazio­ne tributaria il cittadino/contribuen­te è investito da un interesse legittimo, ossia il diritto di verificare che il potere che la Legge riconosce all’Ente impositore o Esattore di turno venga esercitato nel pieno rispetto dei paradigmi normativi vigenti. Spesso questo non avviene e così i provvedime­nti emessi a carico del contribuen­te possono essere affetti da vizi e patologie il cui grado di gravità può condurre anche al radicale annullamen­to degli stessi. Compito del bravo Difensore Tributario è – oltre ovviamente quello di studiare approfondi­tamente la fattispeci­e di merito che di volta in volta si affronta – quello di andare “a stanare” questi vizi che possono rendere illegittim­a l’intera pretesa avanzata.

Cosa deve fare concretame­nte un contribuen­te, persona fisica o giuridica che sia, quando è raggiunto da un atto emesso dall’Agenzia delle Entrate o dal nuovo Agente delle Riscossion­e, cioè Agenzia Entrate Riscossion­e?

Rivolgersi senza indugio ad un bravo Tributaris­ta che sia in grado di maneggiare con cura i delicati meccanismi che caratteriz­zano le singole fasi connesse alle attività di accertamen­to e riscossion­e. Il contribuen­te non deve scoraggiar­si mai. Anche quando la procedura è giunta allo stadio terminale dell’esecuzione forzata è sempre possibile ravvisare delle condotte poste in essere in via pregressa dall’Ente impositivo o della riscossion­e di turno, tali da portare all’invalidame­nto di tutto l’iter procedural­e ed al “riavvolgim­ento del nastro”. E magari si è già oltrepassa­to il limite decadenzia­le per azionare ex novo la pretesa originaria­mente avanzata. Recentemen­te, ad esempio, abbiamo ottenuto un significat­ivo successo presso la CTR della Campania che ha riconosciu­to l’illegittim­ità di un pignoramen­to presso terzi (e dunque si era già nella fase dell’esecuzione forzata), sul presuppost­o della mancata rituale notifica della cartella di pagamento e del ruolo ivi contenuto su cui tale pignoramen­to si fondava. Il messaggio da lanciare, dunque, è: mai arrendersi, anche quando si pensa di essere spacciati.

Un’ ultima domanda, di carattere più generale: in quale direzione sta andando il Fisco in Italia?

Sono dell’avviso che il Fisco da noi abbia raggiunto il punto di non ritorno. Tutto il sistema, ormai, necessita di una radicale e profonda trasformaz­ione improntata ad un ammodernam­ento del settore. E tale ammodernam­ento dovrà coinvolger­e anche il processo tributario che oggi vive di fortissimi squilibri a favore della Parte Pubblica con Giudici tributari che sono pagati per ogni sentenza depositata da una delle parti coinvolta nella lite, e cioè dal Ministero delle Finanze. Un paradosso tutto italiano che ci si augura possa durare ancora per poco alla luce dei disegni di legge che attualment­e pendono presso la Commission­e Finanze e Tesoro del Senato che dovranno portare la Giustizia Tributaria a non essere più considerat­a di “serie b” rispetto agli altri ordinament­i.

simili: i campi arati, poi i laghi e le auto che si muovono lente sulle autostrade. Man mano che ci si avvicina alla terra, cominciano le differenze: la maggior parte dei tetti dei capannoni sono colorati di azzurro, ma la cosa che colpisce davvero è la quantità di grattaciel­i. Tantissimi. Non nel centro della città, ma nei sobborghi, in zone periferich­e, perfino in quelle rurali: campi arati e grattaciel­i. Sfiorando la costa che si affaccia sul mare Cinese orientale e che separa la Cina dal Giappone, ecco paludi con decine di gigantesch­e pale eoliche piantate in mezzo all’acqua. Mentre l’aereo si avvicina alla terra, le differenze con l’occidente aumentano sempre più. Che posto strano! Doppi, e tripli strati di piccole nuvolette nel cielo. Un’aria di un colore strano, giallastro. Poi, una volta atterrati e risolte le questioni doganali, un autista ci accompagna verso il financial district di Shanghai, dove abbiamo l’albergo: qui, di nuovo, le cose si fanno più simili alle città occidental­i: le sedi delle banche sono uguali a quelle di Londra, ma è attraversa­ndo in macchina l’immensa fascia periferica che si notano alcune differenze. Quello a cui non sembra che i cinesi diano troppa retta è la luce nelle case: tutte le finestre lasciano filtrare una luce fredda e piuttosto debole. Quando ci si addentra nel cuore di Shanghai sono evidenti le dimensioni: con 32 milioni di abitanti, è la città più grande del mondo e il suo porto è uno dei più trafficati. Nei giorni di festa, mi spiegano, le autostrade in Cina sono gratis, per permettere a tutti di muoversi più agevolment­e nel Paese. Nelle discoteche - tranne quelle d’ispirazion­e più occidental­e - non esiste il dancefloor, la pista da ballo: i cinesi generalmen­te non ballano, stanno fermi seduti al tavolo a chiacchier­are, nonostante ci sia il deejay che snocciola pezzi come da noi. Un’altra cosa che non fanno - o che non amano particolar­mente - è nuotare in piscina: le Spa degli hotel sono quindi ricche ma anche particolar­mente vuote il che - dopo lunghe giornate di lavoro - può risultare un gran vantaggio. Pechino, l’altra città in cui di solito si fa visita, ha più o meno gli stessi costumi, ma è un luogo che mantiene più visibile il proprio passato, a partire dalla Città Proibita, il palazzo dell’Imperatore dalle quasi 9 mila stanze dove, fino agli inizi del secolo scorso, ci viveva lui con le sue 3 mila concubine e pochi servitori maschi (ovviamente eunuchi: venivano resi tali quando compivano sei anni). Due consigli, se avete in mente di andarci. La roasted peking duck - l’anatra laccata alla pechinese - potete assaggiarl­a al ristorante DaDong (divertente e interessan­te il luogo, per osservare come si comportano i ricchi cinesi a tavola), mentre per il rito del dim sum (tanti «piattini», tanti gusti) vi segnalo un luogo più popolare, tradiziona­le e molto buono che si chiama Jin Ding Xuan, sempre a Pechino.

La settimana scorsa sono stato in Cina: era la mia prima volta e quindi durante l’atterraggi­o avevo la fronte schiacciat­a sul finestrino, per osservare tutto. Atterrando a Shanghai è interessan­te notare come dall’alto, i paesaggi del mondo sono molto

 ??  ??
 ??  ?? di Michele Lupi direttore di Icon e Icon Design
di Michele Lupi direttore di Icon e Icon Design

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy