Panorama

DIETRO IL VETRO

- di Guido Castellano foto di Gianmarco Maraviglia

I retroscena quotidiani dell’Acquario più grande d’Europa. Tra foche incinte, lamantini vegetarian­i e due pinguini maschi coppia di fatto. Anche l’attrattiva ha sentito il contraccol­po del crollo del ponte Morandi. Una visita può fare bene alla città e a chi vuol passare una giornata diversa.

Durante il famigerato G8 di Genova del 2001, nelle strade del capoluogo ligure correva a tutta velocità un furgone bianco. «A bordo non c’erano i Black bloc ricercati dalle forze dell’ordine ma Christiann­e, una foca che aveva bisogno di un taglio cesareo perché la sua vita e quella del suo cucciolo erano a rischio» racconta a Panorama Claudia Gili, direttore scientific­o e dei servizi veterinari della Costa Edutainmen­t per l’Acquario di Genova. «Quel giorno, nella sala parto di un veterinari­o a 12 chilometri dall’Acquario nacque la piccola Penelope. Pochi lo sanno, ma proprio quel giorno, che fu

sanguinoso per Genova, per la prima volta al mondo, venne effettuato il parto cesareo di un mammifero marino» racconta la scienziata mentre apre a Panorama le porte dell’Acquario per una visita fuori dal comune: siamo andati, infatti, a vedere che cosa succede dietro le quinte, o meglio, dietro al vetro. Un mondo fatto di chilometri di tubi, laboratori, vasche e soprattutt­o persone, specialist­i e scienziati che ogni giorno si prendono cura di migliaia di esseri marini di centinaia di specie diverse. E in queste pagine raccontiam­o chi sono e in cosa consiste il loro lavoro.

«Da quel giorno abbiamo costruito un ospedale interno» continua Gili «tutte le nascite, sono avvenute dentro le nostre mura». Tanti sono i fiocchi rosa e azzurri arrivati da animali in cattività. «Non solo foche: delfini, lamantini, tartarughe a rischio estinzione, meduse e persino i coralli. Un segno che il lavoro dei 45 acquariolo­gi hanno creato un ambiente in cui gli animali si trovano perfettame­nte a loro agio. L’Acquario di Genova, il più grande d’Europa, è stato costruito nel 1992 con l’intenzione di ristruttur­are e valorizzar­e un’area, piena di storia e tradizioni, situata nel cuore del centro storico di Genova: il Porto Antico. Il progetto è dell’architetto genovese Renzo Piano.

Con oltre 1,2 milioni di visitatori all’anno, è tra le principali attrazioni culturali italiane e una grandissim­a risorsa per Genova. Purtroppo, il crollo del ponte Morandi dello scorso agosto ha frenato le visite in modo drastico. La paura di trovarsi imbottigli­ati in ore di coda, solo nei primi 15 giorni ha tenuto a casa più di 30 mila visitatori creando un danno economico di oltre un milione di euro.

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