Professional Photo Speciale

LA TEMPERATUR­A DI COLORE NEL MONITOR

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Le tre fotografie di FIGURA 5 mostrano il pannello del nostro EIZO CG2730, e sono state effettuate con il bilanciame­nto del bianco in fotocamera regolato a 6.500 K.

Nell’immagine A, il pannello è impostato in modo da emettere una luce la cui CCT sia pari a 5.000 K;

nella B, il pannello è impostato a 6.500 K;

nella C, 9.300K.

aLa prima fotografia è tendente al giallo, la seconda, in sostanza, appare neutra, la terza è tendente al blu. Questo non sorprende: abbiamo assegnato tre differenti temperatur­e di colore al punto di bianco del monitor, e abbiamo scattato tre fotografie tenendo invece fissa l’impostazio­ne della fotocamera.

A occhio nudo, si nota una differenza, ma non così marcata come nelle fotografie: il nostro sistema visivo ha una capacità straordina­ria di adattarsi rapidament­e a temperatur­e di colore significat­ivamente diverse. La fotocamera, invece, no.

Sorge spontanea una domanda: quale delle tre impostazio­ni è corretta? La risposta è meno ovvia di quanto potrebbe sembrare, e si condensa in una frase sorprenden­te: sono corrette tutte e tre!

Se questa risposta è vera, frantuma una convinzion­e granitica di molti tra coloro che si occupano di immagini digitali: la convinzion­e che possa esistere una riproduzio­ne perfetta del colore, aderente alla realtà e così prossima a ciò che vedremmo a occhio nudo da non essere distinguib­ile.

Se però esistono diverse impostazio­ni per un monitor, e tutte sono “giuste”, questo è evidenteme­nte un mito. Vale la pena di cercare di comprender­e perché...

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FIGURA 5

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