L’AEROGRAFO RACCONTA
La saga di Indiana Jones si articola in 5 film, di cui il primo, I predatori dell’Arca perduta, resta il più bello e il più amato. Dalla sua prima apparizione nel 1981, Indy (come è soprannominato) è diventato uno dei personaggi più famosi del cinema. Nel 2003, L’America Film Institute lo ha classificato come il secondo più grande eroe cinematografico di tutti i tempi (il primo è Gregory Peck ne Il buio oltre la siepe del 1962). Potevamo dimenticarlo? Certamente no e infatti ci ha pensato Franz Müller, che si è rivolto a carrozzieri e verniciatori olandesi che, in questo momento, vanno di moda in tutta Europa. Com’è tradizione dell’azienda, Franz ha scelto un colore verde con cui ha dipinto sia il trattore, sia il semirimorchio, ma subito dopo, il lavoro è passato a MW Designs, per il lavoro di aerografia. Subito dopo, trattore e semirimorchio sono tornati a Truckspuiterij Bronk che hanno dato numerose mani di trasparente protettivo. Ma che cosa hanno dipinto gli artisti olandesi? Ecco, qui arriviamo al problema delle immagini, perché per dare forza a questo camion bisognava scegliere le foto più iconiche e riprodurle in modo da restituire non solo il ritratto di Harrison Ford, ma anche tutto il suo mondo avventuroso. Guardiamo allora com’è andata.
I PUNTI FORTI
Sul lato destro, ci sono alcune citazioni classiche: sulla cabina, c’è un bel ritratto con Indy che indossa la giacca di pelle e il suo inconfondibile fedora (il cappello). Sul semirimorchio, invece, c’è sempre il nostro protagonista con un teschio in mano (citazione de Il teschio di cristallo), ma dietro di lui appare Marion Ravenwood (interpretata da Karen Allen), con cui Indiana Jones ha avuto un matrimonio e il figlio Mutt. Più fondo, c’è anche Sean Connery, il padre di Indiana, e al centro una scena d’azione che riassume tutte le fughe dell’archeologo che scappa sempre da bande di indigeni urlanti. Dall’altra parte, ci sono altri ritratti di Indy, l’immagine di Helena Shaw (figlioccia dell’archeologo) e soprattutto uno dei momenti più emozionanti della serie,
quando il nostro eroe si trova circondato su un ponte di corde. Ma non basta, tutta la decorazione è arricchita da una serie di piccole immagini che appaiono qua e là e ricordano alcuni personaggi minori. Ma – anche se le aerografie hanno una parte importante – non dobbiamo dimenticare il resto…
DAI FILM ALLA STRADA
Cominciamo con il bullbar sul muso. Forte, verdissimo ed estremamente aggressivo, perché un conto è la nostalgia per tanti film meravigliosi e un conto è la strada, che è sempre piena di pericoli da scansare. Non basta, perché c’è anche un impianto luci senza paragoni, a cominciare dal tetto.
Inoltre, sotto il semirimorchio, ci sono numerosi LED che proiettano alcune lettere dell’alfabeto che, messe insieme, formano la parola “INDIANA”. Insomma, bisogna proprio dire che questo camion formidabile è senza dubbio pieno di idee e di fantasia.