LA SEVERITÀ FA MALE AL CLIMA
L’intransigenza dell’Europa crea tanta confusione e incertezza
La transizione energetica viaggia a pieno ritmo verso l’elettrico, però le modalità di questo passaggio, stabilite dall’inflessibile Comunità europea, rischiano di creare una situazione di confusione e di incertezza, perché mentre si parla di emissioni e di clima, il mondo economico annaspa e finisce per risolvere i propri problemi come può. Facciamo qualche esempio…
HERTZ
Come ci racconta il Sole 24 Ore, Hertz, il gigante del noleggio, sta cedendo un terzo della sua flotta di veicoli elettrici negli Stati Uniti per reinvestire in auto a benzina a causa della debolezza della domanda e degli alti costi di riparazione delle auto elettriche. Ora, se un’azienda importante come Hertz fa marcia indietro, che cosa deve pensare un autotrasportatore prima di prendere un mezzo elettrico?
EURO 4 VS EURO 6
Di recente è uscita una ricerca promossa dal Politecnico di Milano e da Unipol che ha dimostrato come un gran numero di veicoli Euro 6 abbiano emissioni di CO2 più alte dei veicoli Euro 4. Le greenbox, cioè le centraline montate sui mezzi, hanno consentito di analizzare le emissioni di ciascun veicolo. Perché solo così – al di là delle leggi europee – si possono stabilire davvero i parametri corretti dell’inquinamento.
GREEN HUSHING
Come ci racconta l’agenzia di stampa ADN Kronos, anche le aziende più importati cercano di difendersi, utilizzando diverse strategie, per esempio quella del green hushing. Cioè si tende a tenere nascoste le proprie iniziative in campo di ecosostenibilità. E questo perché a causa dell’intransigenza europea, se un’azienda comunica il suo impegno green, rischia di trovarsi comunque in difetto, perché c’è sempre di più e di meglio da fare.
LA BATTAGLIA PER L’EURO 7
La prova di questa severità spietata si coglie dalla vicenda del passaggio all’Euro 7, che l’Europa voleva imporre ai grandi Costruttori insieme alla transizione verso l’elettrico. Ma a questo punto anche le aziende più motivate hanno puntato i piedi, perché quell’ulteriore passaggio le avrebbe messe in ginocchio. Insomma, fino a quando le leggi si faranno su una base ideologica e non confrontandosi con la realtà, la vera transizione ecologica sarà in pericolo. ◗
Andrea Ferreri
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