IL FUTURO CON L’IDROGENO
La transizione energetica impone grandi programmi per il futuro e soprattutto per la trazione a idrogeno. Per questo H2 Accelerate ha preparato uno straordinario programma di sviluppo
H2 Accelerate è un consorzio tra Costruttori di mezzi pesanti e aziende di energia. Ne fanno parte Daimler Truck AG (la vecchia Mercedes che ha cambiato nome), IVECO Group e Volvo Group, cui si aggiungono la tedesca Linde (la più grande azienda di gas industriale del mondo) più Shell, Total Energies e da pochi mesi anche l’inglese BP. Questi giganti si sono messi insieme per favorire l’introduzione dell’idrogeno sostenibile come soluzione per i trasporti su strada. E infatti si sono accordati perché i tre Costruttori (Daimler, IVECO e Volvo) mettano su strada 150 mezzi pesanti a lungo raggio in 9 nazioni europee. Ovviamente, tutto questo non basta: bisogna accompagnare i 150 camion con la produzione di idrogeno e con infrastrutture che lo possano distribuire. Ma H2 Accelerate ha preparato un programma approfondito, che tiene conto di tutte le variabili in gioco.
PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE
Si comincerà con la preparazione di corridoi specifici che attraverseranno l’Europa lungo le direttrici sulle quali transitano i grandi flussi di merci. Inoltre occorrerà produrre l’idrogeno e su questo punto sono già impegnati gli altri soci della collaborazione: Shell, che ha un elettrolizzatore in Renania, Linde, che sta ampliando il suo stabilimento in Germania, che prevede anche la produzione di idrogeno liquefatto, e Total Energies, che ha in cantiere un impianto da 40 MW presso la raffineria di La Mède, in Francia.
CHE DICE BRUXELLES?
Tutto questo lavoro richiederà investimenti da centinaia di milioni di euro. I Costruttori dovranno promuovere ricerca, sviluppo e impianti di produzione per veicoli a celle a combustibile, e i fornitori di idrogeno si dovranno impegnare per supportare la catena di fornitura di combustibile pulito e sostenere la costruzione delle prime stazioni di idrogeno ad alta capacità. Per questo, occorrerà la presenza dell’Europa. E qui vedremo davvero l’impegno green di Bruxelles. ◗