Sottomarino: la copertina di MEDDLE
Storm Thorgerson, il compianto boss della Hipgnosis, definì MEDDLE migliore della copertina, che non ha mai amato particolarmente, forse perché l’idea non era farina del suo sacco. L’artista, infatti, propose senza successo la foto del primo piano dell’ano di un babbuino. L’immagine di copertina di MEDDLE nasce il 17 agosto 1971, quando i Pink Floyd, di ritorno dall’australia e di scalo a Hong Kong, telefonano a Storm suggerendo la loro proposta. Desiderano qualcosa in tema marino o acquatico, come l’immagine di un orecchio sott’acqua, visibile grazie alle increspature a onde circolari, in modo da rendere l’idea di un suono che si muove intorno al padiglione auricolare. Storm incassa il colpo e commissiona subito il lavoro al fotografo inglese Robert Dowling, che realizza le immagini dell’orecchio e dell’acqua. I due scatti sono sovrapposti manualmente e richiamano l’atmosfera del brano Echoes, anche se solo aprendo la copertina del vinile è riconoscibile l’immagine dell’orecchio. Anche i colori della foto si collegano al tema “marino” della canzone. Il titolo MEDDLE ruota intorno a un gioco di parole tra il termine “meddle” (intromettersi) e altre parole foneticamente simili come “middle” (medio, in mezzo) e “medley” (miscuglio), che sottintendono sia il periodo di transizione della band in attesa di un cambio sostanziale, sia l’unione dei vari spunti musicali che avevano generato Echoes. Solo in alcune edizioni sulla copertina del vinile appaiono il nome del gruppo e del disco. La copertina interna sfoggia la famosa foto in bianco e nero dei quattro componenti della band, l’ultima ad apparire in un loro disco ufficiale fino a A MOMENTARY LAPSE OF REASON nel 1987. Il fotografo del famoso scatto dei letti sulla spiaggia è proprio di Robert Dowling, che torna a collaborare con i Pink Floyd a 16 anni di distanza.