Alla ricerca dell’originalità: i segreti di IN DISEQUILIBRIUM rivelati dal manager Thomas Olsson…
Nel corso degli anni, Mats ha costruito un grande archivio di idee musicali, che continua ad alimentare costantemente. Per questo è possibile affermare che alcune delle cellule musicali presenti nell’album non sono completamente nuove. Ma al di là del fatto che siano nuove o vecchie di qualche anno, sono state tutte modificate, riscritte, adattate ed editate per riuscire a dare vita a questo particolare progetto che coinvolge musicisti molto particolari, specialmente Peter Hammill. Alla fine c’è voluto più di un anno per arrivare al prodotto finito. Come Mats dice spesso, il contenuto musicale può subire delle variazioni in base al contributo dei vari musicisti. Dal mio punto di vista, ci tengo a sottolineare l’apporto di Charles Storm, che ha mixato l’album conferendogli un suono più ampio e profondo, modificando la voce di Peter e la timbrica dei vari strumenti grazie a un utilizzo quasi estremo degli effetti. Inoltre i due tastieristi, Mats e Katrine Amsler (che nel 2020 ha vinto il premio per il “miglior suono artificiale” ai Sound of the Year Awards), hanno inserito un sacco di soundscapes e di suoni particolari nel disco, e questo lo ha reso ancora più originale.