Prog Rock Italia
Proseguono le ristampe in vinile del catalogo Universal nella collana “Prog Rock Italia”, come sempre direttamente dai master analogici originali. Questa volta tocca all’esordio omonimo di Grosso Autunno (1974) e di Madrugada (1976), oltre a MAIDA VALE di Stradaperta (1979). A gennaio tocca a COME IN UN’ULTIMA CENA del Banco. Di seguito qualche nota su MAIDA VALE, ripubblicato per la prima volta in vinile dall’uscita originaria. A giugno 1979 la Philips stampa l’unico album dei romani Stradaperta; pochi giorni dopo esce un 45 giri con due brani del disco nella medesima versione, Maida Vale e William Wilson. Il nome scelto lascia intendere la volontà di fare musica senza troppi paletti stilistici: canzone d’autore, West Coast, arie jazzate, prog melodico. Il gruppo è composto da Renato Bartolini (chitarra acustica, chitarra elettrica, mandolino, voce), Rodolfo Lamorgese (chitarra acustica, percussioni, armonica a bocca), Marco Vannozzi (basso, contrabbasso), Claudio Prosperini (chitarra elettrica) e Marco Valentini (flauto e sax). I ragazzi sono in pista dai primi giorni del 1974 e al momento dell’incisione hanno alle spalle grande esperienza live, visti i molti concerti nei club, alcuni leggendari come il Folkstudio, nei festival pop (Festival della Musica d’avanguardia e Nuove Tendenze, villa Pamphili 2), nei palasport (a Roma nel 1975 suonano con i Van der Graaf Generator) e nei posti alternativi (Convento Occupato a Roma, dove vengono ripresi per la trasmissione Rai L’altra domenica di Renzo Arbore e supportano il leggendario cantautore americano Shawn Phillips). Dal 1977 collaborano con Antonello Venditti, con cui incidono SOTTO IL SEGNO
DEI PESCI, BUONA DOMENICA, SOTTO LA PIOGGIA, CIRCO MASSIMO, CUORE). Venditti nel 1979 produce MAIDA VALE e ONDINA di Carlo Siliotto, ex Canzoniere del Lazio, legando questi due progetti, usciti in contemporanea per la Philips; infatti i musicisti di Stradaperta partecipano a ONDINA mentre Siliotto appare in MAIDA VALE, dove arrangia gli archi e suona il violino. Il gruppo prima dell’incisione di questo album non usa un batterista in pianta stabile, ma per registrare in studio prende Agostino Marangolo (Flea, Etna, L’uovo di Colombo, Goblin). Tra gli ospiti ci sono Danilo Rea al piano acustico ed elettrico (Carnascialia, New Perigeo, oggi uno dei più apprezzati jazzisti) e Liza Verkerk al flauto (nel 1974 suona con Don Cherry).