IL RISPETTO PER DEMETRIO
Il 14 giugno 1979 Francesco era all’arena Civica di Milano in concerto con tanti altri artisti per raccogliere fondi a favore di Demetrio Stratos, colpito da una malattia fulminante. Il concerto ci fu, solo che Stratos era morto il giorno prima. Renzo Chiesa, allora aspirante fotografo, il pomeriggio andò alle prove per scattare qualche immagine: “Pensavo di trovare facce un po’ tristi e rassegnate. Aggirandomi nella zona palco invece vedevo persone rilassate. Tutti erano tristi per Demetrio ma sapevano che lui avrebbe voluto che ci fosse un po’ di gioia da condividere. Il mio amico Fabio Treves lo vidi arrivare con Roberto Ciotti, Ludovico Einaudi e poco più indietro Mauro Pagani. Salutai Ciotti, che avevo fotografato l’anno prima nella grotta di Calcata, la sua casa. Antonello Venditti si aggregò al gruppo e si mise a parlare di musica blues con Ciotti. All’arrivo di Claudio Rocchi l’attenzione fu tutta su di lui, perché era con sua moglie e aveva in braccio Luna, la sua bambina, bellissima. Mentre Lucio Fabbri provava accordi, seduto con la PFM al completo sul prato, poco più in là, Paolo Tofani se ne stava solitario e, vedendo la mia macchina fotografica, mi fece cenno di fare uno scatto solo. Anche Angelo Branduardi, che ho fotografato sul palco con Gianni Nocenzi del Banco, non aveva voglia di farsi riprendere. C’era un vociare chiassoso, gente che si chiamava da una parte all’altra del palco, la troupe della Rai che cercava la giusta prospettiva per piazzare le telecamere e i monitor. Sembrava più un luna park che un’omelia funebre. Comunque il clima era rilassato. Stavo per lasciare l’arena, quando vidi arrivare Francesco Di Giacomo. Non lo conoscevo personalmente, non l’avevo mai fotografato. In questa situazione però non sapevo come approcciarmi, dato che non amo le foto rubate… dovevo parlargli. Mi ha concesso due scatti… di numero. Forse il suo viso è sempre stato più incline a mostrare i sentimenti profondi, che donano una espressione intensa… ma qui lui era visibilmente provato, si vedeva che voleva bene a Demetrio e che lo rispettava anche in quel modo. Una delle mie foto che amo di più…