Inside the box
Mark Powell ha curato con la consueta attenzione e professionalità il monumentale box THE CHARISMA YEARS 1970-1978, che racchiude nuove versioni di tutti gli album pubblicati dai Van der Graaf Generator con la Charisma negli anni Settanta, oltre a una serie di contenuti audio e video inediti e a un corposo libro di 68 pagine. Gli abbiamo chiesto di raccontarci questa bella avventura.
Sei o sette anni fa ho chiesto a Peter Hammill se gli avrebbe fatto piacere che gli album dei Van der Graaf Generator pubblicati negli anni Settanta fossero remixati in formato 5.1, come è accaduto con altri gruppi dell’epoca. La sua risposta è stata positiva, ma aveva il timore che dopo tutto questo tempo i nastri multitraccia potessero essere andati persi. È stato complicato recuperarli?
In realtà no, dato che erano stati tutti catalogati e conservati con grande cura. Il problema è che per digitalizzarli ci sono voluti parecchi mesi. Come probabilmente sai, trattandosi di nastri molto vecchi, il processo di acquisizione deve essere effettuato lentamente per evitare di correre qualsiasi rischio di danneggiare i supporti. Gli album più recenti erano stati registrati utilizzando le classiche bobine della Ampex, le quali necessitano di essere messe in forno prima di poter essere riversate. Inoltre alcune delle parti in cui i nastri presentavano delle giunture si erano ormai scollate e c’è stato bisogno di ripristinarle.
Quanti anni ci vogliono per portare a termine un progetto così impegnativo come THE CHARISMA YEARS?
Per ultimare THE CHARISMA YEARS ci sono voluti circa due anni, a partire dall’approvazione del progetto fino alla sua finalizzazione. Ovviamente nel frattempo abbiamo avuto a che fare anche con la pandemia di Covid e quindi questo ha contribuito ad allungare i tempi.
THE CHARISMA YEARS è entrato in classifica in diversi Paesi. Ti aspettavi una risposta simile da parte del pubblico, considerando anche che non si tratta di un
prodotto dal prezzo di vendita contenuto?
Devo ammettere che vedere il box in classifica è stata una piacevolissima sorpresa: se non sbaglio in Germania è arrivato addirittura fino alla ventiduesima posizione. E come giustamente hai sottolineato, non è una release in serie economica.
Perché hai deciso di coinvolgere proprio Stephen W Tayler nel processo di remix degli album in formato 5.1?
Avevo già lavorato con Stephen quando si è trattato di remixare in stereo e
«Per ultimare THE CHARISMA YEARS ci sono voluti circa due anni, dall’approvazione alla pubblicazione»
5.1 la discografia dei Be Bop Deluxe per la Esoteric Recordings/cherry Red. I nuovi mix di Stephen erano semplicemente meravigliosi. Ha iniziato la sua carriera ai Trident Studios di Londra, proprio nello stesso studio dove i Van der Graaf Generator hanno registrato i loro primi quattro album. Questo gli ha permesso di comprendere perfettamente il tipo di tecnologia e il metodo di lavoro che era stato utilizzato all’epoca, consentendogli di tirare fuori il meglio dalle registrazioni originali. Per me era assolutamente la persona giusta per questo lavoro e sono stato contento che anche la band la pensasse come me.
La gran parte dei fan ha apprezzato molto i nuovi mix in 5.1, mentre le nuove versioni in stereo hanno sollevato più di qualche critica. Stephen ha spiegato che il remix in stereo è in pratica un sottoprodotto del remix in 5.1 e che per questo motivo è risultato più debole. Sei d’accordo con questa analisi?
Mi dispiace ma non sono affatto d’accordo con chi sostiene che i remix in stereo siano “deboli”. Non è assolutamente così. La creazione delle nuove versioni stereo degli album ha richiesto parecchio tempo e il lavoro è stato finalizzato accogliendo i vari input che strada facendo sono arrivati da Peter, Hugh e Guy. Tutti e tre hanno avuto modo di affermare che i nuovi mix hanno permesso di portare alla luce degli aspetti inediti dei vari brani. Personalmente penso che Stephen abbia fatto un lavoro eccezionale, in particolar modo per quello che riguarda STILL LIFE. Non è corretto parlare di “debolezza”: semplicemente sono dei mix in cui emergono delle sfumature nuove rispetto al passato.
Oltre ai quattro che sono stati remixati (H TO HE WHO AM THE ONLY ONE, PAWN HEARTS, GODBLUFF, STILL LIFE) tutti e sette gli album in studio e il live VITAL sono stati rimasterizzati. A tuo giudizio quanto è migliorata la resa sonora
rispetto al remastering effettuato per le ristampe del 2005?
Dal 2005 a oggi le tecniche di conversione dall’analogico al digitale si sono enormemente evolute. I master originali in stereo suonavano in modo fantastico già quando li abbiamo ridigitalizzati a 96khz/24-bit, senza bisogno di alcuna masterizzazione. Ben Wiseman è un ingegnere del suono con cui ho collaborato per tanti anni e il suo approccio è molto discreto, non punta semplicemente ad aumentare l’impatto sonoro: i miglioramenti qualitativi sono ottenuti lavorando in maniera empatica rispetto al master originale. Penso che questi remaster possano essere considerati quelli definitivi.
Ormai THE CHARISMA YEARS è fuori catalogo ed è reperibile solo su Ebay a prezzi proibitivi. C’è la possibilità di una ristampa?
Se ne sta parlando, è una possibilità che la Universal sta prendendo in considerazione.
Se dovessi scegliere un solo album tra quelli pubblicati dai Van der Graaf Generator negli anni Settanta quale sceglieresti e perché?
Questa è una domanda molto difficile a cui rispondere! Dipende dal mio stato d’animo, in realtà. Se mi consenti di menzionare due titoli invece di uno, direi che PAWN HEARTS e GODBLUFF se la battono tra loro (ma anche STILL LIFE è proprio in scia).
Non ho potuto fare a meno di notare la bellissima foto di David Jackson scattata nel 1972 dal compianto Ernesto De Pascale che è presente nel libro allegato al box. Ernesto era un grande fan dei Van der Graaf Generator, uno dei primi a credere in una possibile reunion all’inizio del nuovo millennio…
Ho frequentato Ernesto per diversi anni, era diventato un grande amico per me. Avevamo in comune l’amore per la musica. Una volta mi ha consegnato un Cd-rom pieno di foto che aveva scattato a varie band negli anni Settanta, pregandomi di utilizzarle a mio piacimento e chiedendomi solo di accreditarlo. Ho perso davvero un amico. Quando ho traslocato lo scorso anno, è saltato fuori il Cd con le foto, tra le quali c’era anche quella, fantastica, di David Jackson che hai citato. Ho pensato che fosse giusto inserirla nel libro come tributo alla sua memoria.
A GROUNDING IN NUMBERS, ALT e DO NOT DISTURB sono stati tutti pubblicati dalla tua Esoteric Recordings. Ci sarà un nuovo album dei Van der Graaf Generator in futuro?
Mi piacerebbe tantissimo ascoltare un nuovo album in studio dei Van der Graaf Generator, ma non ho proprio idea di cosa potrà accadere. Dovresti chiederlo a Peter, Hugh e Guy!