NEW YORK: IN 50000 PER LA 47ESIMA EDIZIONE DELLA MARATONA

Scarpette da corsa allacciate, pettorine infilate e tanto fiato in corpo per i quasi 50000 runners che il prossimo 5 novembre a New York prenderanno parte alla celebre maratona, giunta ormai alla sua 47esima edizione.

Se ne è fatta di strada, in tutti i sensi, da quel lontano 1970; anno della prima edizione della corsa. Quell’anno i partecipanti furono appena 127 ma solamente 55 di loro tagliarono il traguardo dopo aver percorso vari giri attorno a Central Park. Non fu un grande successo di pubblico, tanto meno economico visto che il biglietto per partecipare all’evento aveva il simbolico prezzo di 1 dollaro. Una crescita tanto progressiva quanto incessante quella della maratona di New York che, attraverso gli anni, ha cambiato il suo percorso ed accresciuto il suo appeal.

Per smaltire la grande quantità di corridori oggi si raggruppano i presenti in 3 gruppi

che vengono fatti partire a distanza di tempo l’uno dall’altro. Partecipanti delle più disparate nazioni e con le più varie ambizioni: c’è chi vuole ovviamente vincere, chi arrivare al traguardo entro una soglia prefissata di tempo, chi invece corre solamente per il gusto di prendere parte ad un evento famoso in tutto il mondo. Come ogni anno sarà la prima domenica di novembre ad ospitare la manifestazione: una vera e propria festa di colori (quelli delle pettorine di ogni runners) e di etnie che vuole dimostrare al mondo che uniti e con passione si può vivere in pace e col sorriso.

Non mancheranno certo le rigide misure di sicurezza, con centinaia di poliziotti impegnati a mantenere l’ordine durante tutta la durata dell’evento. Evento che sarà contornato da altre manifestazioni, organizzate sia prima che dopo la maratona. Già il 31 ottobre al Matathon Pavilion (Central Park) si terrà la classica cena con i partecipanti mentre, conclusa la gara, si terrà un evento di beneficenza con cena e intrattenimento. Sarà l’occasione buona per raccogliere dei fondi da destinare ad attività sportive per le

giovani generazioni.