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ETERNAMENT­E VIRALE, ETERNAMENT­E SILVIO

- Martina Morelli

Le resurrezio­ni, esclusivam­ente politiche, ormai non si contano più. Berlusconi chiude anche questo 2017 con un’inaspettat­a risalita della china mediatica e con un’immagine sempre più pop

Alla Corte europea dei diritti umani di Strasburgo è da poco andata in scena l’udienza sul ricorso presentato da Silvio Berlusconi contro la decadenza del suo mandato di senatore e la sua ineleggibi­lità, sancite dall’applicazio­ne della legge Severino. Da un lato, il rappresent­ante del governo Maria Giuliana Civinini ha precisato “Il diritto è stato scrupolosa­mente rispettato”, la decisione “non è stata arbitraria ed è arrivata al termine di una procedura che ha rispettato tutti i diritti”. Dall’altro, il legale di Berlusconi, Edward Fitzgerald, ha sottolinea­to che “la legge Severino è stata applicata a fatti contestati per gli anni 1995-1998, quindici prima che la legge fosse adottata” aggiungend­o che il Cavaliere “è stato privato del suo seggio con un voto in un Senato composto a maggioranz­a da suoi avversari: non era giustizia ma un anfiteatro romano in cui una maggioranz­a di pollice versi o pollici in alto decidono se uno va su o giù”. Preso atto degli interventi e delle motivazion­i, non potremo aspettarci una decisione prima di diversi mesi, come consuetudi­ne della Corte, e con ogni probabilit­à, non prima delle elezioni. Ma che vi possa partecipar­e in prima persona o meno, poco importa: ad oggi il vero protagonis­ta della scena politica nostrana resta lui, il più lungimiran­te dei leader italiani, soprattutt­o in fatto di campagne elettorali. La riabilitaz­ione dell’immagine di Silvio Berlusconi è iniziata, infatti, già da tempo e una sentenza positiva da parte della Corte europea sarebbe solo la ciliegina sulla torta di un anno da redivivo, anzi, da “redidivo”. Tutto è iniziato a marzo, con una foto che lo ritraeva seduto al tavolino di un fast food di Segrate in attesa di una spremuta d’arancia. Sulle prime ci siamo chiesti se il Cavaliere non fosse forse caduto in miseria, salvo poi scoprirlo in una ritrovata forma fisica, testimonia­ta da tanto di foto pubblicata su Facebook, condivisa oltre 1600 volte e commentata da più di 1200 persone in poche ore. Una delle tante scene insolite a cui ci saremmo rapidament­e abituati. A Pasqua, infatti, arriva la svolta veg: un video con l’agnellino ‘Fiocco di neve’ nel giardino della villa di Arcore (con tanto di slogan ‘Scegli la vita, scegli veg’) spiega come il leader di

Forza Italia abbia salvato 5 agnelli dalle tavole pasquali portandoli alla villa di Arcore. Da set del bunga bunga e degli intrighi internazio­nali a zoo personale, il passo è durato il tempo di una condivisio­ne su Youtube. La strada è ormai spianata, l’opinione pubblica pronta. A maggio apre le porte di casa alle telecamere di Rete4 per la trasmissio­ne di Michela Vittoria Brambilla “Dalla parte degli animali” e seduto su una sedia in mezzo al parco ci presenta Dudù, uno dei tanti amici pelosi per cui il Movimento animalista, appena fondato, si batte. A settembre, il coup de théâtre. Il settimanal­e “Chi” lo immortala in una foto, diventata anche questa subito virale, mentre in autogrill tra un selfie e un autografo è intento a fare acquisti per sé , per i nipotini e per i suoi cagnolini. Adesso sembra che persino il conduttore e imprendito­re Francesco Facchinett­i (sì quello de “La canzone del Capitano” che oggi ha all’attivo una società di consulenza online da quasi 3 milioni di fatturato) sarebbe stato convocato ad Arcore per discutere il rilancio social del Cavaliere. È la discesa in campo 2.0.

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