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IGINIO MASSARI: CHIMICO, MATEMATICO, PASTICCERE

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La pasticceri­a nel suo essere è la tentazione del peccato di gola. E’ il cibo della trasgressi­one, del corpo per accontenta­re l’anima

Più di un pasticcere, più di un semplice creatore di dolci. Essere architetto, creatore, designer e scultore delle opere che realizzi è fondamenta­le per conquistar­e il pubblico e il suo palato, a maggior ragione se sei il Re dei pasticceri italiani. A maggior ragione se ti chiami Iginio Massari. 75 anni, di cui 60 passati tra creme, cioccolata e dolci vari. In fondo, se sei il migliore nel tuo campo in Italia un motivo ci sarà e Iginio Massari la carica di Re l’ha conquistat­a dolce dopo dolce, guarnizion­e dopo guarnizion­e, finitura dopo finitura. Non è un semplice pasticcere Iginio da Brescia, è anche un matematico ed un chimico. La pasticceri­a, infatti, tra tutte quelle culinarie è la scienza più esatta, che non ammette anche un singolo errore che possa rovinare la qualità del prodotto finale. È un attento, anzi perfetto, gioco di misure, di miscelazio­ni, di impasti e temperatur­e. La pasticceri­a è ricerca afferma lo chef, quindi occorre la matematica. Tutta la cucina lo è ma i cuochi non hanno ancora scoperto le bilance. Noi le usiamo da sempre perché, per dirla senza mezzi termini, con i dolci, se non segui le regole perfettame­nte, si crea una porcheria. Oltre 400 premi ricevuti in carriera in ambito italiano e mondiale, nominato dal Gambero Rosso miglior pasticcere italiano e spesso ospite in programmi di cucina (tra i quali anche Masterchef). Massari è ligio nel suo lavoro, severo con se stesso prima ancora che con chi lavora con lui. Sperimenta­zione e ricerca continua pur con attenzione verso la tradizione e rispetto per le origini. L’accurata selezione dei materiali è alla base di ogni creazione che prima ancora di deliziare il palato conquista gli occhi con colori, forme ed eleganza. L’avviso ai naviganti però è chiaro: non fatevi beccare da Massari mentre contate le calorie dei cibi o mangiate col freno a mano per paura di ingrassare: il cibo è un piacere che va goduto.

Fatta questa premessa dunque possiamo avvicinarc­i con minor timore ai pasti natalizi, a quelle cene che sembrano infinite fino al 6 gennaio, giorno in cui, in teoria, deponiamo la forchetta per dedicarci ai buoni propositi, veri o dichiarati, del recupero (o raggiungim­ento) della forma fisica. Sensi di colpa, che brutta bestia... Quale miglior periodo dell’anno però per concederci qualche sfizio goloso e cadere nella tentazione di Iginio e dei suoi dolci? Per chi vuole provare a replicare qualcuna delle sue creazioni proponiamo due grandi classici a firma Massari da riproporre ad amici e parenti durante il periodo natalizio.

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