CINQUANTA SFUMATURE DI GRUNGE
Era il 1967 quando nasceva il re dell’ultimo grande movimento musicale, Kurt Cobain.
Al cinquantesimo anniversario della nascita del cantante, la galleria Ono arte contemporanea ha deciso di celebrare l’artista attraverso la mostra
“Kurt Cobain 50: Il grunge nelle foto di Michael Lavine”: un’ esposizione composta da una personale di Michael Lavine, illustre fotografo che nell’ultimo quarto di secolo ha realizzato alcune delle fotografie più iconiche del mondo dello spettacolo. Lo sfondo della mostra è la Seattle dei Nirvana, quella degli anni ’90 stroncata dalla crisi economica e devastata dall’abuso di sostanze stupefacenti e dal diffondersi dell’Aids.
Kurt Cobain in quegli anni trova voce riuscendo a divenire, anche grazie al suo stile, l’icona dell’anti-fashion e, come scriveva in quei tempi il giornalista Everett True, regalando “la scena più eccitante prodotta da una singola città, come non accadeva dai tempi della Londra punk”. Da quel degrado nasce lo stile grunge che
Michael Lavine riporta attraverso le fotografie scattate ai Nirvana in studio in quattro diversi momenti, dai mesi della loro prima formazione, con Chad Channing alla batteria al posto di Dave Grohl (attualmente cantante dei Foo Fighters), fino agli anni del successo mondiale, quelli di Nevermind e quando accanto al leader della band si affianca la moglie, Courtney Love.
La mostra, che si terrà fino al 31 gennaio 2018, è composta da 50 fotografie sia dei Nirvana sia degli altri artisti e gruppi simbolo degli anni ’90, come Kim Gordon, Nick Cave, Beastie Boys, Hole e Cramps. Inoltre, per l’occasione, Gas Jeans ha prestato la sua collaborazione realizzando una collezione in edizione limitata di 2 mila t-shirt e felpe con una rielaborazione grafica delle immagini più iconiche realizzate da Lavine.
Kurt Cobain 50: Il grunge nelle foto di Michael Lavine