LA TERRA DOVE INIZIA IL TEMPO
É la prima nazione al mondo a salutare l’alba di ogni nuovo giorno, tutti i giorni e tutte le settimane dell’anno. Siamo nel Regno di Tonga, l’arcipelago del Pacifico che si trova esattamente nell’International Dataline, la linea di demarcazione in cui le nazioni immediatamente ad ovest si trovano un giorno avanti rispetto a quelle ad est
Non è questo l’unico motivo per venire fin qui, anche perché per raggiungere il paese più lontano al mondo dall’Italia occorre un viaggio tutt’altro che breve. Tonga, infatti, oltre ad offrire le classiche, struggenti bellezze delle isole tropicali, ha saputo mantenere una dimensione a misura d’uomo. Grazie all’accoglienza davvero unica (tanto che l’esploratore James Cook le battezzò “isole dell’amicizia”), un discreto livello di servizi a prezzi incredibilmente bassi per la Polinesia, i più antichi reperti archeologici del Sud Pacifico, con l’inquietante “Trilithon” ed un ambiente ancora intatto, ricco di tradizioni culturali. Tonga, poi, è l’ultima monarchia del Pacifico ed è l’unica al mondo ad offrire, in soli 300 chilometri di distanza, quattro arcipelaghi completamente differenti fra loro, con 173 isole completamente diverse una dall’altra (persino le 43 spiagge che costellano l’isola principale di Tongatapu non sono neanche simili tra loro).
A OGNUNO IL SUO MITO
Tonga ha anche un’innata personalità votata all’indipendenza. E’ l’unico tra tutti i paesi del Pacifico a non essere mai stato dominato da una nazione straniera ed è stata anche sede del più noto ammutinamento, quello mitico e favoleggiato del Bounty. Delle sue circa 170 piccole isole - divise da sud a nord negli arcipelaghi di Tongatapu, Ha’apai, Vava’u e Niuas meno di 40 sono abitate e la popolazione totale sfiora i 100.000 abitanti su una superficie totale terrestre di 699 chilometri quadrati e marina di 700.000 chilometri quadrati. L’isola più popolata è Tongatapu con 63.800 residenti, dove si trova la capitale e città più grande, Nuku’alofa, sede dell’aeroporto internazionale.
Come in tutta la Polinesia, esistono molte leggende sull’origine di Tonga. Una di queste fa riferimento al potente dio polinesiano Tangaloa, il quale mentre pescava agganciò un’isola sommersa; mentre questa era ormai uscita dall’acqua il filo si ruppe e l’isola ricadendo in mare si spezzò in tante parti che divennero l’arcipelago di Tonga. Un’altra leggenda molto simile attribuisce l’origine delle isole a Maui, un personaggio mitologico comune a tutte le culture polinesiane. Un giorno Maui stava pescando a sud delle Samoa e con l’amo tirò su le isole di Tonga, ad una ad una, dal fondo del mare. Maui schiacciò alcune isole, rendendole piatte, mentre altre - come Vava’u ed ‘Eua
- sono ancora oggi collinose. In alcune lingue e dialetti del Sud Pacifico, Tonga significa “Sud” e Tongatapu, l’isola principale, significa “il Sacro Sud”.
In realtà i primi abitanti furono i Lapita, una popolazione che sembra provenisse dal sudest asiatico, attraverso l’Indonesia e la Nuova Guinea, circa 3000 anni prima della nascita di Cristo. I ritrovamenti di manufatti in terracotta sembrano avvalorare quest’ipotesi in quanto le tecniche di lavorazione e le decorazioni sono molto simili a quelle di queste popolazioni.
Solo intorno al 500 d.C. ha però inizio “l’era tongana” vera e propria con Aho’eitu, il primo re di Tonga iniziatore di una dinastia che ha lasciato parecchi reperti: la prima capitale, Toloa, più tardi trasferita a Heketa, ed il Trilithon chiamato anche lo Stonehenge del Pacifico, che pare servisse come strumento per l’astronomia, scienza in cui i Tongani erano molto esperti e che permise loro di navigare per quasi tutto il Pacifico. I contatti degli europei con Tonga hanno inizio nel 1616 con l’arrivo dei navigatori olandesi Schouten e Lemaire, seguiti da Abel Tasman nel 1643, dal capitano Wallis nel 1767 e dal Capitano James Cook nel 1773, 1774 e 1777. Ma l’avvenimento che maggiormente modificò il corso della storia tongana fu l’arrivo dei missionari nel 1787 che posero fine alle guerre civili che avevano dilaniato il paese per 50 anni e convinsero Re Tupou I a convertirsi al Cristianesimo prendendo il nome di George Tupou I. Ancora oggi il regno di Tonga è una delle poche monarchie costituzionali rimaste nel mondo. Retto da Sua Maesta’ Re Tupou
VI, Tonga conserva le sue antiche tradizioni a fianco di politiche destinate a stimolare lo sviluppo economico e a migliorare il benessere della popolazione.
IL FASCINO DEL SELVAGGIO
La flora e la fauna del Regno di Tonga rappresentano un ambiente unico nel
Sud Pacifico per la sua bellezza. Ibisco, frangipani ed altri fiori creano oasi colorate sotto le palme, i pandani e i banani. Tonga, tra l’altro, è stata la prima nazione del Sud Pacifico ad istituire dei parchi nazionali protetti. Ci sono chilometri di bianca spiaggia corallina di fronte a spettacolari lagune e alcuni tra i più affascinanti e multicolori fondali marini del mondo. La rocciosa costiera terrazzata di Houma presenta uno di più impressionanti spettacoli di tutto il Sud Pacifico: per chilometri di estensione altissime onde si infrangono sulla roccia corallina, formando centinaia di spettacolari fontane che schizzano altissimi spruzzi di acqua. Gli esperti ritengono che Tonga sia una delle zone del Pacifico dove trovare le più belle conchiglie, soprattutto nell’arcipelago di Ha’apai.
Il più grande e popolato arcipelago è quello di Tongatapu, che ha una superficie di 275 chilometri quadrati ed una forma pressappoco triangolare. La capitale, Nuku’alofa, si trova sulla costa nord dell’omonima isola maggiore, nei pressi di una suggestiva laguna blu. Percorrendo la sua strada litoranea in senso orario, si possono trovare numerosi punti panoramici e di interesse storico e molte belle spiagge. Dell’arcipelago di Tongatapu fa parte anche la splendida isola di ‘Eua (87 Kmq), molto diversa dalle altre isole di Tonga. A differenza di Tongatapu è collinosa e la costa orientale si eleva a
383 metri. ‘Eua offre ambienti assai vari: scogliere, savana, formazioni calcaree, foreste. Proprio le foreste costituiscono la principale ricchezza dell’isola, fornendo abbondante legname pregiato. Una strada segue la costa occidentale, mentre una rete di sentieri e strade sterrate attraversa l’intera isola: l’unico modo per poterla adeguatamente percorrere è a piedi, a meno di non trovare un auto fuoristrada o un cavallo: non esistono attrezzature pub-
bliche di trasporto sull’isola. Il ritmo di vita è, se possibile, ancora più lento che a Tongatapu e l’atmosfera rurale costituisce un’esperienza indimenticabile.
Un centinaio di chilometri a nord di Tongatapu ci sono le 50 isole dell’arcipelago di Ha’apai, il centro geologico e geografico di Tonga. La maggior parte sono piatti atolli corallini, con l’eccezione dei vulcani Tofoa (attivo e nelle cui vicinanze avvenne lo storico ammutinamento del Bounty) e Kao (estinto) ad ovest. Per i viaggiatori che amano un tuffo nel passato e la quieta attività vacanziera di spiaggia, l’immersione nella natura più incontaminata, la possibilità di incontrare ancora una popolazione cordiale e genuina, questo arcipelago offre loro tutto ciò che hanno sempre sognato. Ha’apai è il Sud Pacifico dei poster di viaggio e molto di più: abitanti ospitali, isole idilliache, meravigliose lagune, reef colorati e chilometri di sabbia bianca sulle spiagge circondate da palme rigogliose.