MARKETING
I SEGRET DEL BUON MARKETER
Gli eccessi, in tutti gli ambiti, sono spesso dannosi, e il marketing non fa eccezione.
Oggi infatti il marketing è dominato dall’egemonia tecnologica che, forte dei potenti mezzi digitali, oscura un’antica arte come quella di chi si occupa di tecniche di mercato. Il marketing è infatti, contrariamente a quanto si possa pensare, un’arte molto antica, praticata di fatto sin da quando l’uomo ha cominciato a vendere qualcosa.
I nostri antenati facevano marketing quando studiavano, realizzavano e vendevano un prodotto in grado di risolvere un problema, e per certi versi “stavano avanti” in quanto già tanti anni fa adottavano il paradigma del “customer-centric”, modalità che solo oggi si sta riscoprendo essere vincente dopo decenni dominati dall’approccio “Product-centric”.
Sono poi arrivati gli strumenti del marketing moderno, sempre più evoluti e oggi “digitali”.
Da bambini a scuola ci è stato sempre insegnato che dobbiamo saper svolgere le operazioni matematiche su carta e a mente, anche se esiste la calcolatrice.
Nel marketing moderno il paradigma è lo stesso: stiamo utilizzando la calcolatrice, senza capire perché 2+2 fa 4.
Cosa vuol dire? Per lanciare un messaggio usiamo la pubblicità, spesso focalizzata sul prodotto e non sulle vere necessità del target (che spesso non conosciamo), e non ci poniamo troppe domande perché abbiamo a disposizione mille strumenti che pensano a “calcolare” il lavoro per noi. L’obbiettivo del marketing moderno deve essere in primis la ricerca delle basi all’origine della sua efficacia, spostando il focus dallo strumento ai
pilastri del marketing.
CONTENUTI E AUTOREVOLEZZA
Fare marketing significa raggiungere dei potenziali clienti, dimostrando che abbiamo una soluzione ai loro problemi. La dimostrazione passa necessariamente per l’attrazione e la trasmissione di autorevolezza attraverso la produzione di contenuti. La vittoria della sostanza sulla forma.
STRATEGIA
Il successo di un brand e l’imprenditoria in generale devono essere vissuti come dei percorsi, e non c’è percorso che non debba seguire una strada tracciata su una mappa. Nel marketing gli strumenti, digitali o analogici che siano, sono solo degli abilitatori di una Strategia che attribuisce loro un senso. Prima la Strategia, poi la tecnologia.
AWARENESS
Nella quasi totalità dei casi, una rilevante porzione della Strategia di Marketing deve avere come obbiettivo quello di generare notorietà verso un brand, un prodotto o un professionista. La formalizzazione degli aspetti chiave del messaggio di marca renderà agevole l’utilizzo degli strumenti di marketing per la diffusione del messaggio stesso.
HUMANIZATION
E’ vero che le basi del marketing sono le stesse di 100 anni fa, ma è anche vero che occorre sempre contestualizzare gli approcci al tessuto nel quale si opera. Oggi il mercato è decisamente più affollato di tanti anni fa, e la
crescente difficoltà di scelta da parte dei consumatori impone una riduzione della distanza tra il brand e il cliente. Il consumatore di oggi è evoluto e vuole parlare con il brand, non esserne un passivo fruitore. La parola chiave diventa quindi “umanizzazione” del brand che si “avvicina” e parla come una persona e non come una azienda senza volto.
TRUST
L’umanizzazione è uno dei cardini, assieme all’autorevolezza, della conquista della fiducia. La relazione tra brand e consumatore, oggi come 100 anni fa, implica l’esistenza di una base fondante costituita dalla fiducia. Non vi è relazione di successo in mancanza di fiducia
TECNOLOGIA
Come dare la giusta visibilità, come attribuire l’indiscussa importanza dei pilastri del marketing moderno senza lo strumento? La tecnologia oggi è il principale fornitore degli strumenti per l’esecuzione di un piano di marketing. Basti pensare al Digital, senza il quale tutti i messaggi strategici, di contenuto, di notorietà, umanizzazione e fiducia rimarrebbero alti ideali e mai contribuirebbero al successo di un brand.