Progress

IL MONDO CHE (NON) CAMBIA

LA COSTA RICA APRE IL 2018 ELETTORALE

- Marika Tiberi

Questa prima parte di anno sarà un periodo importante per quanto riguarda le sfide elettorali, non solo per quel che concerne l’Italia, ma anche su scala internazio­nale. Prima della chiamata alle urne, sia nel nostro Paese che in Russia, il 4 febbraio sarà tempo di elezioni in Costa Rica

La Costa Rica si pone come paese americano peculiare e interessan­te sia sul piano politico-amministra­tivo sia su quello sociale. Drastica la sua scelta nel 1949, immediatam­ente dopo la guerra civile, di smantellar­e l’esercito e di non costiturin­e più uno da ormai quasi 70 anni. La Costa Rica è una democrazia tra le più antiche e forti dell’America Latina, naturalmen­te, di stampo pacifista. Nel 1986 fu eletto presidente Óscar Arias Sánchez che varò un piano di pace per il centroamer­ica in un periodo di forti agitazioni politiche, aggiudican­dosi, per questo, il premio Nobel per la pace nel 1987. La Costa Rica detiene anche un primato mondiale per quanto riguarda l’uso delle energie rinnovabil­i. Il piccolo paese abbonda di risorse energetich­e naturali, e dimostra di saperle gestire e utilizzare al meglio. Nel 2017, dati del Centro nazionale di Controllo dell’Energia alla mano, il 99.35% della corrente elettrica prodotta è stata di provenienz­a non fossile. Percentual­e altissima, la più importante nel paese negli ultimi 30 anni.

Il virtuoso stato centroamer­icano manterrà la sua linea positiva anche con il prossimo governo?

In carica fino all’8 maggio rimarrà l’attuale presidente progressis­ta Luis Guillermo Solís, appartenen­te alla sinistra del Partido acción ciudadana (Pac).

Dalle ultime analisi possiamo evincere i volti dello scontro finale e delineare il profilo del possibile vincitore. In testa risulta essere Juan Diego Castro, del Partido integració­n nacional (Pin), con il 18% delle preferenze. La sua figura è ,tuttavia, piuttosto contestata e poco apprezzata dall’opposizion­e, in molti infatti lo accostano al Presidente statuniten­se Donald Trump. Al secondo posto nei sondaggi troviamo Antonio Álvarez Desanti, appartenen­te al Partido liberación nacional (Pln), con il 14% delle preferenze. Terzo in questa particolar­e classifica troviamo Rodolfo

Piza Rocafort, del Partido unidad social cristiana (Pusc). I temi caldi di queste elezioni sono parsi fin da subito la lotta al narcotraff­ico, le unioni civili e l’immigrazio­ne, con un possibile induriment­o delle politiche migratorie e sulla cittadinan­za che, come nella maggioranz­a degli stati centroamer­icani, ad oggi si basa sul principio dello Ius Soli. Non ci resta che attendere.

 ??  ?? La sfida elettorale in Costa Rica sarà tra il socialdemo­cratico Antonio Álvarez Desanti – sopra, del tradiziona­le Partido liberación nacional (Pln) – e il conservato­re Juan Diego Castro
La sfida elettorale in Costa Rica sarà tra il socialdemo­cratico Antonio Álvarez Desanti – sopra, del tradiziona­le Partido liberación nacional (Pln) – e il conservato­re Juan Diego Castro

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