Progress

STELLA MARIS

- By “Stella Maris” by Riccardo Cavrioli

(La Tempesta Dischi - 2017)

Piazza una doppietta di tutto rispetto il buon Umberto Maria Giardini (già conosciuto come Moltherni) nel 2017 appena passato. Non solo il disco uscito a nome suo, il pregevole “Futuro Proximo” ma anche una sorpresa come il progetto Stella Maris, che lo vede a capo di una “super band” (questa volta la sigla ci sta!) che comprende Ugo Cappadonia, Gianluca Bartolo (Il Pan del Diavolo), Emanuele Alosi (La banda del Pozzo) e Paolo Narduzzo (Universal Sex Arena). Obiettivo dichiarato, e perfettame­nte riuscito, omaggiare il guitar-pop anni ‘80 degli Smiths. Umberto non ha mai fatto mistero di aver vissuto intensamen­te quel periodo musicale, ecco perché un simile album non ci sorprende più di tanto ma, anzi, ci esalta, ascolto dopo ascolto. Le metafore e il linguaggio ricercato che il cantante marchigian­o spesso sfoggia nelle sue opere soliste qui sono stemperati e resi più accessibil­i, senza che la sua poetica ne risulti meno incisiva, mentre la band s’impegna a ricreare perfettame­nte quel guitar-pop reso immortale dalla chitarra di Johnny Marr. Le note stampa parlavano di “musica pop genuina e di alta qualità” e il mandato è stato pienamente rispettato, sublimando­si in ritornelli immediati e cristallin­i in cui la voce di Umberto spicca solida e coinvolgen­te. Stop a synth, lunga vita alle chitarre! Trionfo!

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