STELLA MARIS
(La Tempesta Dischi - 2017)
Piazza una doppietta di tutto rispetto il buon Umberto Maria Giardini (già conosciuto come Moltherni) nel 2017 appena passato. Non solo il disco uscito a nome suo, il pregevole “Futuro Proximo” ma anche una sorpresa come il progetto Stella Maris, che lo vede a capo di una “super band” (questa volta la sigla ci sta!) che comprende Ugo Cappadonia, Gianluca Bartolo (Il Pan del Diavolo), Emanuele Alosi (La banda del Pozzo) e Paolo Narduzzo (Universal Sex Arena). Obiettivo dichiarato, e perfettamente riuscito, omaggiare il guitar-pop anni ‘80 degli Smiths. Umberto non ha mai fatto mistero di aver vissuto intensamente quel periodo musicale, ecco perché un simile album non ci sorprende più di tanto ma, anzi, ci esalta, ascolto dopo ascolto. Le metafore e il linguaggio ricercato che il cantante marchigiano spesso sfoggia nelle sue opere soliste qui sono stemperati e resi più accessibili, senza che la sua poetica ne risulti meno incisiva, mentre la band s’impegna a ricreare perfettamente quel guitar-pop reso immortale dalla chitarra di Johnny Marr. Le note stampa parlavano di “musica pop genuina e di alta qualità” e il mandato è stato pienamente rispettato, sublimandosi in ritornelli immediati e cristallini in cui la voce di Umberto spicca solida e coinvolgente. Stop a synth, lunga vita alle chitarre! Trionfo!