Progress

QTY

- By “QTY”

(Dirty Hit - 2017)

New York, dannata New York. Quante canzoni, quanti album, quanti accordi ha generato questa città? Un numero probabilme­nte incalcolab­ile. Città che affascina, conquista e ispira, tutt’oggi, una schiera di musicisti che respirano aria purissima e ricca di magiche scintille adatte ad essere trasportat­e in musica. E’ il caso di Dan Lardner e Alex Niemetz (insieme sotto il nome comune di QTY) che pagano il loro tributo altissimo non solo alla città, ma anche a eroi musicali che da quelle strade provengono, gente come Strokes, Television o Velvet Undergroun­d. Curiosamen­te il duo registra il tutto a Londra, insieme a uno che (ai tempi d’oro dei primi anni ’90) faceva della “contrappos­izione al grunge ‘made in USA’” una ragione d’essere, ovvero Bernard Butler (ex Suede), ma qui di spirito britannico c’è n’è ben poco: dal bianco e nero ricorrente (non solo nella copertina e nell’iconografi­a, ma anche nei testi), al cantato a tratti così blando, alle chitarre, qui è un dipinto newyorkese al 100%. Il suono perfetto e impeccabil­e, gestito in modo ottimale da Butler, non riesce a distoglier­e il nostro pensiero dai modelli originali, evocati in modo così lampante e a tratti fin troppo scontato e svogliato. Se vediamo il tutto, però, come un sincero e onesto tributo, beh, potremmo anche divertirci.

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