SACRA COME LA MUSICA...
Una settimana per salutare l’inverno e accogliere a braccia aperte le temperature più miti, per dedicarsi alla scoperta di tradizioni secolari, ma anche al risveglio di mente e corpo con lo spettacolo unico della musica e dell’arte sacra.
Era il 1997 quando un giovanissimo
Enrico Castiglione ebbe per la prima volta l’idea di dare vita a Roma, nelle grandi chiese e basiliche, ad una manifestazione organica che valorizzasse duemila anni di arte e musica cristiana, fondando un evento divenuto “tradizionale” fin dalle primissime edizioni. Ed era il 12 Aprile 1998 quando dalla Basilica di Santa Maria degli Angeli a Roma il primo “Concerto della Domenica di Pasqua” fu trasmesso in diretta in mondovisione dalla RAI e dalle principali reti televisive internazionali, diventando anche uno dei dvd di musica sacra più venduti nel mondo. Un evento storico, da allora sempre presieduto dal regista e scenografo italiano Enrico Castiglione, che spegne quest’anno 21 candeline per un’edizione che si chiuderà, naturalmente, il 1° aprile con una serie di eventi speciali che, tuttavia, si protrarranno fino al 20 maggio per la Domenica di Pentecoste. Il Festival di Pasqua, promosso dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali/Direzione Generale per lo spettacolo dal vivo, dal Fondo per gli Edifici di Culto del Ministero dell’Interno, dall’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale, dalla Regione Lazio e dal portale televisivo www.musicalia. tv, si è sempre distinto per la sua originale ed esclusiva programmazione di musica e arte sacra, con concerti ed eventi trasmessi dalle più importanti reti televisive del mondo e una programmazione che non manca di richiamare migliaia di cittadini e di turisti provenienti da ogni parte del mondo. “Quando nel 1997 ho avuto l’idea di fondare a Roma il Festival di Pasqua, proponendo fin dal primo anno concerti di grande successo, eravamo alle porte del Grande Giubileo dell’Anno 2000, di cui poi diventai direttore artistico – sottolinea Enrico Castiglione – . Ricordo il fervore, l’entusiasmo, la passione che investì tutti i miei collaboratori e tutti gli artisti che vi parteciparono, da Katia Ricciarelli a José Carreras. Ma fin dalla prima edizione ebbi chiaro che il Festival di Pasqua sarebbe andato ben oltre il Grande Giubileo, perché la formula di offrire grandi concerti di musica sacra nelle più importanti e suggestive chiese e basiliche di Roma con celebri artisti a volte anche impegnati in programmi di raro se non rarissimo ascolto, avrebbe avuto lunga vita”.