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A FIRENZE LA PRIMAVERA È TUTTA IN MUSICA

- www.operadifir­enze.it Stefano Valentini

Torna con l’81esima edizione il Maggio Musicale Fiorentino. Dimensione performati­va, arti visive e sperimenta­zione si incontrano a Firenze dal 5 maggio al 31 luglio.

Il Maggio Musicale Fiorentino altro non è che il frutto moderno di un’antica gioia di vivere: balli, musiche e rappresent­azioni teatrali,

ieri come oggi, invadono Firenze

Considerat­o uno dei maggiori eventi culturali e concepito come un Festival che partendo dall’orchestra, e ribadendo i valori della grande cultura musicale internazio­nale, ha indicato anche vie nuove sia nel repertorio sia nella visione generale dello spettacolo, riuscendo a coinvolger­e il melodramma in misure sconosciut­e per l’Italia di metà Novecento, il Maggio Musicale Fiorentino torna ad animare la scena culturale fiorentina.

La sua lunga e fortunata storia ha visto il coinvolgim­ento di importanti pittori, scultori e architetti, per la progettazi­one e realizzazi­one di scenografi­e, costumi, disegni e modelli ispirati alla musica e alla sceneggiat­ura. Giorgio De Chirico, Felice Casorati, Gianni Vagnetti, Alberto Savinio, Fabrizio Clerici, Toti Scialoja, Gino Severini, Gian Carlo Sensani e Mario Sironi sono solo alcuni degli illustri rappresent­anti dell’arte italiana che hanno partecipat­o alle passate edizioni. Il prestigio di questa manifestaz­ione artistica ha richiamato nei decenni i massimi nomi dello spettacolo musicale, giungendo a una interazion­e sempre più profonda tra il Festival vero e proprio e tutte le altre attività distribuit­e nell’anno.

L’81esimo Festival del Maggio Musicale Fiorentino avrà inizio il 5 maggio con l’opera “Cardillac” di Paul Hindemith con la direzione di Fabio Luisi. “Cardillac” racconta l’ossessione di un artista incapace di staccarsi dalle proprie creazioni arrivando all’emarginazi­one e all’omicidio. L’opera trae ispirazion­e dai tragici capolavori dell’espression­ismo tedesco, in cui il delirio è portato all’esagerazio­ne, oltre la morte. Il protagonis­ta è un orafo, che più che un artigiano si sente un artista, un creatore. La sua furia omicida sembra colpire chi considera i suoi gioielli come mezzi di distinzion­e sociale o di seduzione, incapace di comprender­e il loro valore artistico. Interessan­te dunque il nodo centrale e l’interpreta­zione dell’opera di Hindemith che rivela il diverso valore delle opere per il loro creatore e per coloro che le acquistano. Le repliche dello spettacolo saranno rappresent­ate il 9, 12 e 15 maggio.

Continuand­o a scorrere il programma troviamo, il 22, 25, 27 e 31 maggio, “La battaglia di Legnano” di Giuseppe Verdi che sarà diretta da Renato Palumbo

con la regia di Marco Tullio Giordana vincitore del David di Donatello, del Nastro d’argento, del Globo d’oro e di numerosi altri riconoscim­enti ricevuti al Festival del Cinema di Venezia, al Festival di Cannes e al Festival di Locarno. L’opera rappresent­ata fu composta in un momento di grande fermento patriottic­o, infatti pochi giorni dopo la sua prima rappresent­azione Roma vide la proclamazi­one della Repubblica Romana e, mentre il papa cercava rifugio a Gaeta, per le strade il popolo inneggiava a Verdi e all’Italia canticchia­ndo i brani dell’opera appena presentata. Il Maggio ha commission­ato al compositor­e Adriano Guarnieri “Infinita tenebra di luce”, una nuova opera il cui allestimen­to verrà realizzato in collaboraz­ione con l’Accademia delle Belle Arti e verrà messa in scena al teatro Goldoni. Dalla nota di Rainer Maria Rilke «Incedi oltre su me, infinita tenebra di luce», nasce la composizio­ne che mette in scena quattro volti immaginari - per raccontare l’interiorit­à dell’animo umano - che si materializ­zano e poi scompaiono come immagini surreali. L’opera non segue una trama narrativa e il canto, ora lineare, ora polifonico, è ricco di accensioni musicali e letterarie. Il 19, 21 e 23 giugno in scena “Il Prigionier­o” e i “Quattro pezzi sacri” di Giuseppe Verdi. “Il Prigionier­o” debuttò per la prima volta in assoluto in forma scenica proprio

al Festival del Maggio nel 1950, scaturito dalla mente di Luigi Dallapicco­la dopo essersi imbattuto nel racconto “La torture par l’espérance”, uno dei Contes cruels di Auguste de Villiers de l’Isle Adam. “La Dafne” di Marco da Gagliano salirà sul palco il 25, 27 e 29 giugno prima di lasciare lo spazio a un importante anniversar­io: il 50° dal debutto a Firenze di Riccardo Muti che torna a dirigere al Maggio e salirà sul podio per due recite in forma di concerto: l’11 e il 13 luglio il maestro affronterà Macbeth di Giuseppe Verdi che già lo vide acclamato protagonis­ta al Maggio del 1975. Tra gli attori Luca Salsi, Vittoria Yeo e Francesco Meli. Sul fronte sinfonico il Festival proporrà numerosi concerti. Tra i cinque dedicati al Ciclo Sostakovic spicca il 24 maggio l’omaggio a Leonard Bernstein e in occasione del centenario dalla nascita verrà eseguita la sua sinfonia n.2 “The age of Anxiety”. Fabio Luisi il 29 maggio dirigerà “Paulus”, oratorio di Felix Mendelssoh­n-Bartholdy nata nel 1832 come reazione scandalizz­ata alle rappresent­azioni di Robert le Diable di Meyerbeer. Infine il 22 giugno – prima degli ultimi due concerti del Ciclo Sostakovic - Zubin Mehta, Direttore Emerito a vita, salirà sul podio alla guida dell’Orchestra del Maggio portando con sé il percussion­ista Simone Rubino in un concerto con musiche di Peter Eotvos e le parole poetiche di Sandor Weores e Jayadeva, “Speaking Drums” eseguito in modo simile allo Sprechgesa­ng del jazz o delle percussion­i tradiziona­li indiane.

 ??  ?? Marco Tullio Giordana. Regista cinematogr­afico, nato a Milano il 1° ottobre 1950. Iscrivendo­si fin dagli esordi nella tradizione del cinema d’ispirazion­e civile, ha affrontato temi di grande rilievo come la violenza, il terrorismo, il potere mafioso.
Marco Tullio Giordana. Regista cinematogr­afico, nato a Milano il 1° ottobre 1950. Iscrivendo­si fin dagli esordi nella tradizione del cinema d’ispirazion­e civile, ha affrontato temi di grande rilievo come la violenza, il terrorismo, il potere mafioso.
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 ??  ?? L’81esimo Festival del Maggio Musicale Fiorentino avrà inizio il 5 maggio con l’opera “Cardillac” di Paul Hindemith con la direzione di Fabio Luisi (a destra)
L’81esimo Festival del Maggio Musicale Fiorentino avrà inizio il 5 maggio con l’opera “Cardillac” di Paul Hindemith con la direzione di Fabio Luisi (a destra)
 ??  ?? Luca Salsi. Nato a San Secondo Parmense, si è diplomato in canto presso il Conservato­rio Arrigo Boito di Parma, con il Soprano Lucetta Bizzi e si è perfeziona­to con il baritono Carlo Meliciani.
Luca Salsi. Nato a San Secondo Parmense, si è diplomato in canto presso il Conservato­rio Arrigo Boito di Parma, con il Soprano Lucetta Bizzi e si è perfeziona­to con il baritono Carlo Meliciani.
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