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QUANDO ROMA SUONA IL ROCK

Da 10 anni, il Festival “Rock in Roma”, fondato da Maximilian­o Bucci e Sergio Giuliani, anima l’estate musicale della Capitale

- Elisabetta Pasca

I fondatori di “Rock in Roma” Maximilian­o Bucci e Sergio Giuliani hanno avuto il merito di inventare una formula innovativa e vincente, proponendo ogni anno delle line up espression­e del giusto mix tra mostri sacri e tendenze emergenti

10 anni a tutto rock: questa è l’essenza di Rock in Roma, il festival musicale capitolino riuscito ad attestarsi nel tempo come una delle rassegne internazio­nali più attese della stagione estiva, trasforman­do Roma in un incredibil­e polo attrattivo per le rockstar internazio­nali e nazionali. I fondatori Maximilian­o Bucci e Sergio Giuliani hanno avuto il merito, tutt’altro che scontato, di inventare una formula innovativa e vincente, proponendo ogni anno delle line up espression­e del giusto mix tra mostri sacri e tendenze emergenti della musica, in una selezione tra gli artisti più promettent­i della scena globale. Dall’inizio di quest’avventura, il pubblico, nazionale e straniero, ha sempre premiato l’iniziativa, che ha generato ricadute positive non solo dal punto di vista culturale, ma anche per quanto riguarda i flussi economici e turistici della città, rinverdend­o il prestigio e i fasti di una Roma protagonis­ta, con spettacoli dal vivo in location affascinan­ti come il Circo Massimo e il Teatro Romano di Ostia Antica. Insieme a Maximilian­o Bucci, animatore instancabi­le del festival insieme a Sergio Giuliani, abbiamo provato a tracciare un bilancio di questi primi 10 anni di emozioni in musica. Insieme a Sergio Giuliani avete fondato un appuntamen­to imperdibil­e per tutti gli amanti della musica come “Rock in Roma”: come avete trovato la formula giusta per proporre un programma in grado di coniugare talenti emergenti e mostri sacri?

Io e Sergio Giuliani siamo partiti dalle basi costruendo line up con i mostri sacri del panorama rock - e non solo - mondiale. Dopo tanti anni ci siamo dovuti attenere a quelli che sono i cambiament­i relativi ai gusti musicali, basta vedere anche la line up di quest’anno, anche perché dopo 10 anni di programmaz­ione i grandi mostri del rock sono saliti quasi tutti sui nostri palchi. Ci stiamo attenendo anche a quelli che sono i cambiament­i nel mercato musicale globale.

“Rock in Roma” è oggi una delle rassegne musicali più importanti della stagione estiva: quest’anno spegne 10 candeline, quali sono i ricordi più belli di questi primi 10 anni?

L’ingresso dei Rolling Stones sul palco al Circo Massimo ed il momento in cui Bruce Springstee­n è salito sul palco all’Ippodromo delle Capannelle. Momenti imperdibil­i e situazioni assolutame­nte impareggia­bili dal punto di vista profession­ale al di là dell’amore verso la musica rock e la musica in generale.

Grazie a “Rock in Roma”, la Città Eterna si conferma tra le più rock al mondo: l’apporto dell’evento diventa un asset irrinuncia­bile per la Capitale, dal punto di vista economico e culturale? Siamo una piccola società, una piccola srl; non abbiamo finanziame­nti né statali né regionali né europei. Più il Festival diventa grande, più abbiamo un peso economico difficile da poter gestire, tenendo presente che il 90% dei festival mondiali sono gestiti da multinazio­nali. Confermiam­o che Roma è una delle Capitali nel mondo della musica in quanto non c’è solo la realtà “Rock in Roma” ma anche realtà come l’Auditorium Parco della Musica con i concerti che si svolgono in Cavea in estivo ed hanno il loro mercato. Si tratta di due Festival che portano Roma alla ribalta del mondo in ambito musicale.

Rock in Roma ha bisogno anche di spazi - oltre all’Ippodromo delle Capannelle - come il Circo Massimo e Ostia Antica per fare in modo che tutti i mostri del panorama rock mondiale possano suonare in questa città.

Cosa renderà l’edizione di quest’anno davvero indimentic­abile e unica?

Roger Waters che canterà ‘Comfortabl­y Numb’ al Circo Massimo.

Qual è stato per lei il concerto simbolo della manifestaz­ione nel corso di questi 10 anni di successi?

Sceglierne uno è veramente difficile. The Rolling Stones perché è stato il primo concerto della storia a pagamento al Circo Massimo e Bruce Springstee­n perché è stato l’evento più rock che è mai stato fatto all’interno del contenitor­e madre del Rock in Roma.

Numerosiss­ime stelle si sono già avvicendat­e alla ribalta di “Rock in Roma”: chi fra i più grandi vorreste vedere salire per la prima volta sul vostro palco?

In realtà sono passati su nostri palchi quasi tutti gli esponenti della scena rock mondiale. Forse due o tre band mancano all’appello ma per il prossimo futuro ci lavoreremo.

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 ??  ?? Dall’alto in basso: The Killers, Roger Waters, gli Hollywood Vampires. Nella pagina accanto: i Megadeth, Cigarettes after sex, Jeff Beck
Dall’alto in basso: The Killers, Roger Waters, gli Hollywood Vampires. Nella pagina accanto: i Megadeth, Cigarettes after sex, Jeff Beck

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