FUTURE ME HATES ME
by “THE BETHS”
(Carpark Records - 2018)
Chi mi conosce bene potrà trovare le lodi a questa band decisamente scontate: è vero, lo ammetto, power pop + voce femminile sono il mio tallone d’Achille. Chiamatelo limite, chiamatela devozione, fate un po’ voi, certo che quando le chitarre viaggiano alla grande, le melodie si rincorrono senza tregua e una voce di fanciulla declama i testi (tutt’altro che allegri in questo caso, sappiatelo, con la stessa Elizabeth Stokes che afferma “There’s a lot of sad sincerity in the lyrics”), beh, io perdo la testa. Fatte queste dovute premesse potremmo già chiudere il discorso, visto che nel disco ogni brano è un potenziale singolo e l’empatia è immediata, fin dal primo ascolto. La band di Auckland non delude quindi chi li aspettava al varco con l’esordio. Ne eravamo certi. Chitarre travolgenti anni ’90, un mix clamoroso tra Fountains of Wayne e un indie-rock al femminile che potrebbe tranquillamente rimandare a gente come Veruca Salt, un power-pop che sa essere tanto spigliato quanto energicamente quasi al confine con il pop-punk, una voce dolcemente sensibile ma anche sfacciata nello stesso che modula alla perfezione le linee melodiche e i ritornelli a presa rapida…vi basta? Siete ancora qui che leggete? Mollate tutto e andate di corsa ad ascoltare questa prelibatezza! Buon godimento!