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LA MIA PASTICCERI­A CAPOVOLTA

Si avvicina il Natale, e noi andiamo in Campania (precisamen­te ad Avellino) nella pasticceri­a di Carmen Vecchione, dove il panettone è un must 365 giorni l’anno

- Alessandro Creta

“Questo grande amore verso la realizzazi­one di dolci credo provenga dal mio essere meticolosa al limite del maniacale, e la pasticceri­a è la materia

della precisione per eccellenza. ”

Carmen Vecchione, pasticcera

Se siete convinti che il panettone sia un dolce esclusivam­ente natalizio, forse non siete mai stati nella pasticceri­a Dolciarte ad Avellino, dove non è strano trovare questo prodotto anche in piena estate. Carmen Vecchione ha sfatato il tabù che vuole la pasticceri­a come mondo “esclusivo” maschile, e nel suo capovolger­e le regole ha deciso di produrre e commercial­izzare un dolce tipicament­e settentrio­nale, e natalizio, nella sua Avellino, durante tutto l’anno. Carmen ci ha spiegato la sua visione di pasticceri­a d’avanguardi­a, aprendoci idealmente le porte del suo goloso laboratori­o.

Carmen, iniziamo con lo sfatare un tabù. La pasticceri­a non è solo roba da uomini…

È un dubbio che un po’ tutti si pongono. Si tratta di un lavoro adatto a tutti, ma che si sposa poco con quella visione prettament­e “domestica” della donna, cioè di quella figura completame­nte dedita alla cura della casa e dei figli. Questa attività mi tiene sì lontana dalla famiglia, ma ho la fortuna di avere un compagno e molti parenti accanto che oltretutto lavorano con me e che mi danno una grossa mano. Da cosa nasce questa passione per la pasticceri­a? Ho iniziato a dedicarmic­i abbastanza tardi, prima mi sono laureata in Economia e avevo in mente di intraprend­ere tutt’altro percorso.

Cominciai a lavorare in un ristorante ad Avellino e da lì la mia passione per il cibo e per la pasticceri­a è cresciuta di giorno in giorno. Questo grande amore verso la realizzazi­one di dolci credo provenga dal mio essere meticolosa al limite del maniacale, e la pasticceri­a è la materia della precisione per eccellenza.

Quest’anno ha celebrato i 10 anni dell’apertura del suo locale, Dolciarte.

Come si fa a mantenere alto il livello qualitativ­o per tutto questo tempo?

Ci vuole tantissimo lavoro, ma per me non è un sacrificio, perché l’impegno è direttamen­te proporzion­ato all’amore che metto in quello che faccio.

Molti, forse, fossero stati al mio posto avrebbero abbandonat­o, ma la mia passione è tale da continuare, anche perché grazie al lavoro ho trovato equilibrio nella mia vita.

Lei è anche madre, il lavoro in pasticceri­a le ha tolto tempo da dedicare alla famiglia?

Purtroppo sì, non sono la classica mamma che accompagna i bambini a lezione o prepara il pranzo la domenica. Per fortuna i miei figli, appena escono da scuola, riescono a venire in pasticceri­a, quindi rimangono vicini a me. Mi consola che loro vedano la pasticceri­a come un ambiente famigliare, come una seconda casa, e si sentano a loro agio. Questo comunque spero non influisca sulle loro scelte profession­ali future. Saranno liberi di fare quello che più li appassiona come sono stata io libera di scegliere questo percorso. La Campania è più famosa per latticini e pizze che per i panettoni, più vicini alla tradizione settentrio­nale. È stato difficile affermarsi con questo prodotto nella sua terra?

Quando abbiamo iniziato è stato complicato, ma la strada è stata in discesa perché parliamo di un prodotto così buono e apprezzato da tutti che siamo riusciti a commercial­izzarlo da subito. In Campania comunque siamo una bella squadra di pasticceri, anche i miei colleghi si danno molto da fare. Ora credo addirittur­a che, nell’arco di tutto l’anno, si possa trovare più facilmente un panettone in Campania che in una pasticceri­a di Milano.

“Credo che, nell’arco di tutto l’anno, si possa trovare più facilmente un panettone in Campania che in una pasticceri­a di Milano. ”

Carmen Vecchione, pasticcera

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