TUTTA UN’ALTRA OPERA
Il magico mondo della lirica torna ad infiammare i prestigiosi palcoscenici del Teatro dell’Opera di Roma e del Teatro Alla Scala di Milano, con due nuovi programmi pieni di sorprese.
A Roma e Milano due stagioni ricche e variegate che mirano ad avvicinare al mondo della lirica anche i più scettici, con opere contemporanee e nuove produzioni, allestimenti grandiosi
e capolavori intramontabili
Tanta opera italiana, alternata a capolavori internazionali, una buona dose di classici con qualche pennellata di contemporaneità: ecco come si presenta la stagione operistica 2018-2019 della Città Eterna, pronta a dare inizio alle danze con un grande classico della tradizione nostrana. Il primo titolo in cartellone è “Rigoletto” di Giuseppe Verdi, opera in tre atti che, dal 2 al 18 dicembre, sarà in scena per otto serate, con una produzione tutta nuova, per la regia di Daniele Abbado e la direzione di Daniele Gatti. In programma è prevista a gennaio anche un’altra opera verdiana, “La Traviata”, molto amata dal pubblico, per la regia di Sofia Coppola. A fare da intermezzo c’è la “Tosca” di Giacomo Puccini, un melodramma la cui prima assoluta si è tenne proprio a Roma al Teatro Costanzi nel 1900 e che, dopo il debutto invernale, sarà in teatro anche a giugno. Non può mancare poi la coppia Mozart-Da Ponte con il “Don Giovanni”, più consumato del visionario Angelo di Fuoco di Prokof’ev (23 maggio-1°giugno), vera chicca nel cartellone romano.
Una staffetta di nuovi allestimenti è prevista tra febbraio e aprile 2019, con titoli più tradizionali che cedono il testimone a inaspettati ritorni, come l’“Orfeo ed Euridice” di Gluck, coprodotta con il Théatre des Champs-Elisées, Château de Versailles Spectacles e Canadian Opera Company, che manca dal palcoscenico di Roma da cinquant’anni, e poi “La vedova allegra” di Franz Lehár, diretta da Constantin Trinks e per la regia di Damiano Michieletto, non riprodotta dal 2007. A far calare il sipario sarà però la prima assoluta di “Un romano a Marte”, opera vincitrice del premio di composizione del teatro dell’Opera di Roma, in scena a novembre per tre repliche.
Resta alta anche l’attenzione per il balletto, con una stagione che dal grande classico “Il lago dei cigni” di Cajkovskij, con la coreografia di Benjamin Pech, passa per la “Carmen” di Bizet, per approdare ad “Hearts & Arrows” del francese Benjamin Millepied, il quale sbarca per la prima volta al Teatro Costanzi, dopo aver debuttato nel 2014 all’Olympia Theatre di Miami. È stato costruito sul quartetto d’archi n.3 del compositore statunitense Philip Glass e lo spettacolo si inserisce nel più generale appuntamento intitolato Serata Philip Glass,
A destra, dall’alto: il soprano Sonya Yoncheva, il baritono Leo Nucci, il Maestro Maurizio Pollini
in scena dal 29 marzo al 2 aprile, composto da un programma di quattro titoli: Danzo, in tre movimenti di Giorgio Mancini, Creazione, i cui costumi sono stati ideati da Maria Grazia Chiuri della Maison Dior e pensata per la coppia di étoile Eleonora Abbagnato e Friedemann Vogel. A chiudere Glass pieces, altra new entry al Costanzi. Il Teatro alla Scala di Milano non è da meno, con una stagione operistica da togliere il fiato. L’opera verdiana la fa indubbiamente da padrona, con “Attila”, tragedia rappresentata in anteprima per i ragazzi il 4 dicembre e in teatro fino all’8 gennaio, “Rigoletto”, I masnadieri e “Traviata”. Di quest’opera sono previste ben dodici repliche con due cast stellati: nel ruolo di Violetta, Marina Rebeka e Sonya Yoncheva, in quello di Germont padre Leo Nucci e Placido Domingo, mentre come Alfredo, Francesco Meli e Benjamin Bernheinm. Presente anche nel cartellone milanese l’omaggio a Puccini, con una nuova produzione del Manon Lescaut, diretto da Riccardo Chailly, e a Rossini con “La Cenerentola”, tra gli spettacoli simbolo della Renaissance rossiniana promossa alla Scala da Claudio Abbado, che chiude le celebrazioni per il centocinquantenario della morte del maestro. E ancora Musorgskij, Mozart con l’”Idomeneo, re di Creta” e Strauss, con una nuova produzione della Elena in Egitto, con la quale volgerà al termine la stagione della Scala. In parallelo prende avvio la stagione sinfonica con alcuni concerti straordinari come il Gala Verdi il 31 dicembre, quello del Maestro Maurizio Pollini, il quale eseguirà musiche di Chopin e Debussy, e quello della Wiener Philharmoniker. A ciò vanno ad aggiungersi i recital di canto, il balletto, le serate benefiche, i concerti dei solisti e degli ensemble dell’Accademia di perfezionamento del Teatro alla Scala e l’opera per i più piccoli. Insomma, due stagioni ricche e variegate che mirano ad avvicinare al mondo della lirica anche i più scettici, con opere contemporanee e nuove produzioni, allestimenti grandiosi e capolavori intramontabili che hanno fatto la storia dell’opera. www.operaroma.it www.teatroallascala.org
Al Teatro Alla Scala di Milano una stagione operistica da togliere il fiato, in
cui l’opera verdiana la fa indubbiamente da padrona.