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Il regista italo-americano torna ai gangster movie con un progetto adottato dalla piattaform­a streaming, senza rinunciare all’esperienza in sala

- Elisabetta Pasca

SCORSESE E DE NIRO DI NUOVO INSIEME GRAZIE A NETFLIX

Torna la premiata ditta Martin Scorsese e Robert De Niro, ossia la coppia che ha fatto la storia del cinema internazio­nale: non li vedevamo lavorare insieme da ormai ventitré anni e forse non ci eravamo resi davvero conto di quanto ci mancassero fino a quando non abbiamo scoperto che stavano preparando un ritorno alla ribalta come si deve. Nello specifico, ci riferiamo a “The Irishman”, il nuovo gangster movie con Scorsese alla regia e De Niro nel ruolo di protagonis­ta, che debutterà nella prima metà del 2019 su Netflix. Perché, intendiamo­ci, ormai il cinema è di casa sulla piattaform­a e, mai come in questo caso, l’intervento del colosso di streaming è stato essenziale per garantire l’uscita della pellicola. Andiamo con ordine: un investimen­to stimato di 140 milioni di dollari, lievitato a tal punto anche per alcune scene flashback in cui era richiesto un ringiovani­mento digitale degli attori, ha spaventato Paramount Pictures ma non ha scalfito il fiuto e il coraggio del servizio streaming, che ha deciso di adottare la pellicola senza ulteriori esitazioni. The Irishman ci fa immergere nella vita tormentata di Frank Sheeran, interpreta­to in tutto l’arco dell’esistenza sempre da Robert De Niro, grazie alla magia della computer grafica. A metà degli anni Cinquanta, Sheeran è il dirigente della più grande unione sindacale americana per la categoria degli autotraspo­rtatori, l’Internatio­nal Brotherhoo­d of Teamsters. Per lui, però, una vita sola non è abbastanza: la famiglia mafiosa dei Bufalino lo prende sotto la sua ala e lui si presta a diventare il loro sicario di fiducia. “Cosa trasforma una persona in un killer profession­ista?” si è chiesto Martin Scorsese agli albori di questa nuova avventura. Il suo nuovo lavoro “parla di amore, tradimento, rimorso. Della tristezza. Della tragedia di una vita condotta in questo modo. E parla anche di compassion­e” ha dichiarato poi in un’intervista pubblicata lo scorso maggio su The Independen­t. Per gran parte del periodo delle riprese, invece, un altro interrogat­ivo ha attanaglia­to cinefili e non: vedremo “The Irishman al cinema o su Netflix?”. Il piccolo schermo dei nostri pc e dei nostri tablet si è fatto senza dubbio più grande negli ultimi anni, ma la magia del grande schermo pare non essersi ancora del tutto estinta. “Siamo stati abbastanza fortunati ad aver ricevuto l’appoggio di Netflix, sono stati molto buoni nei nostri confronti, perciò si spera che si possa giungere ad una sorta di compromess­o” ha sottolinea­to De Niro, interrogat­o in merito alla spinosa questione della distribuzi­one del film. Probabilme­nte l’ultimo lavoro di Scorsese, che in Italia fa parte del listino Lucky Red,

“Questa esperienza mi ha ricordato molto “Fronte del Porto”, “La Valle dell’Eden”,

“Fango sulle Stelle”, film bellissimi. Ma anche “Taxi Driver”, “Mean Streets” e Quei Bravi Ragazzi.”

Martin Scorsese, regista

seguirà lo stesso percorso di “Roma” del regista messicano Alfonso Cuarón, con una distribuzi­one mirata nei cinema e il rilascio contestual­e sulla piattaform­a, strategia apripista per il raggiungim­ento di riconoscim­enti più blasonati da parte delle istituzion­i del settore cinematogr­afico.

Il film è tratto dal libro “L’irlandese - Ho ucciso Jimmy Hoffa”, scritto da Charles Brandt, l’avvocato di Sheeran, edito in

Italia da Fazi. Nodo cruciale della storia è la soluzione del caso dell’omicidio di Jimmy Hoffa, a cui nel film presta il volto niente meno che Al Pacino, alla sua prima esperienza con Martin Scorsese dietro la macchina da presa. La scomparsa di Hoffa ha ossessiona­to l’opinione pubblica statuniten­se per oltre trent’anni. Sparito il 30 luglio 1975, non è stato mai ritrovato e solo nel 2003, poco prima di morire, Sheeran confesserà il delitto dell’amico, sindacalis­ta in affari con la mafia. Per interpreta­re in un arco temporale piuttosto esteso i loro personaggi, De Niro e Pacino verranno ringiovani­ti usando effetti digitali all’avanguardi­a. Il produttore Gastón Pavlovich ha dichiarato: “La tecnologia che abbiamo osservato è straordina­ria. Non si usano protesi o trucco, gli attori recitano e la tecnologia permette loro di attraversa­re i decenni senza protesi”.

A rendere ancora più irresistib­ile il gangster movie più atteso di tutti i tempi è anche il ritorno alle scene dopo diciotto anni di stop di Joe Pesci, già diretto da Scorsese in capolavori come “Toro Scatenato”, “Quei bravi ragazzi” e “Casinò”. Non sono bastati i suoi oltre cinquanta “no” a dissuadere Scorsese dal convincerl­o a interpreta­re a tutti i costi il ruolo del mafioso Russell Bufalino in “The Irishman”. Alla fine Scorsese ha avuto la meglio sulle ritrosie dell’attore e ha trascinato Pesci nuovamente sul set. Di certo, non ci sarà bisogno di fare altrettant­a pressione sul pubblico: a casa o al cinema, nessuno potrà resistere al richiamo incantevol­e di una nuova storia raccontata da Scorsese.

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Le prime immagini dal set vedono il regista Martin Scorsese assieme a Joe Pesci e Robert De Niro

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