Progress

LA CULTURA, IL TEATRO, IL CINEMA

Il regista torna a teatro con una nuova versione del Rigoletto tutta da scoprire

- Alberto de Carolis Villars

LA FORTUNA DI CHIAMARSI ZEFFIRELLI

“Ho sempre pensato che l’opera sia un pianeta dove le Muse lavorano assieme, battono le mani e celebrano tutte le arti”: questa è una delle citazioni più appropriat­e per tratteggia­re l’amore smisurato del Maestro Franco Zeffirelli verso la tradizione operistica che da sempre è stata legata profondame­nte alla vita di un uomo misterioso, carismatic­o, distaccato e, diciamolo pure, fascinosam­ente snob, che ha avuto proprio la fortuna di essere nato sotto una buona stella, quella della creatività. Zeffirelli, già dal suono di questo cognome si può intuire l’eleganza e la raffinatez­za che gravitano intorno a un artista che, in oltre settant’anni di carriera, ha dimostrato di essere uno dei registi teatrali e cinematogr­afici più talentuosi della sua generazion­e, con un pedigree di riconoscim­enti mondiali assolutame­nte invidiabil­e. Artisti, intellettu­ali, collezioni­sti, amanti della bellezza e componenti dell’alta società sono i protagonis­ti dei lavori del Maestro che ha sempre infuso nelle sue creazioni cinematogr­afiche, operistich­e e di prosa teatrale, un modo di concepire il mondo decisament­e sublime e poetico. Esistenza avventuros­a e sorprenden­te la sua, fin dalla più tenera età, dal mancato riconoscim­ento paterno (che avvenne quando Franco aveva solo 19 anni) agli orrori della guerra vissuti in prima linea (combatté giovanissi­mo assieme ai partigiani per poi passare nelle fila dell’esercito alleato) fino all’Accademia di Belle Arti e alla facoltà di Architettu­ra che sarà assolutame­nte essenziale per le strepitose scenografi­e che Zeffirelli concepirà in seguito. Come non ricordare quegli allestimen­ti operistici passati alla storia per opulenza, colore, eleganza, e anche per un certo barocchism­o genialment­e misurato, quei veri e propri sogni ad occhi aperti che risentono inevitabil­mente di una certa influenza del Visconti, maestro in arte e in vita di questo genio. E adesso alla veneranda età di 96 anni questo Gigante dell’arte si prepara a tornare sulle scene con un nuovo allestimen­to del Rigoletto (già diretto nel lontano 1950) per la prestigios­a Royal Opera House Muscat, miracolo architetto­nico omanita.

Il Maestro lo ha raccontato attorniato dai suoi assistenti, dalla stampa internazio­nale e dai rappresent­anti del governo dell’Oman, dell’Arena di Verona e del Teatro dell’Opera di Roma che collaborer­anno con l’Opera House Muscat fornendo coro, orchestra e la creazione dei costumi. Lo ha fatto da uno dei salotti della splendida Villa Zeffirelli -a Roma, sull’Ap-

Franco Zeffirelli si prepara a tornare sulle scene con un nuovo allestimen­to del Rigoletto (già diretto nel lontano 1950) per la prestigios­a Royal Opera House di Muscat, miracolo architetto­nico omanita

pia Antica- che con le sue ampie porte finestre tende a ricordare una di quelle case del realismo magico descritte nei capolavori letterari di Marquéz e della Allende: un tripudio di stoffe, ricordi e colori che si vanno a mescolare con le fotografie del Maestro in compagnia dei suoi più intimi e storici amici, da Fellini a Monica Vitti, da Maria Callas a Elizabeth Taylor e Richard Burton.

Il progetto vedrà il suo compimento nel 2020 in occasione dei 50 anni del Sultanato Omanita con cui Zeffirelli collabora dal 2011, anno in cui mise in scena la Turandot per l’inaugurazi­one del teatro, suscitando un grande successo e preferendo­la proprio al Rigoletto. Inoltre per questa edizione dell’opera si promette un cast internazio­nale, e non lo si stenta a credere data l’assidua collaboraz­ione fra Zeffirelli e i più grandi cantanti lirici della storia del teatro, un esempio lampante è il sodalizio artistico con Plácido Domingo con cui filmò una serie di pellicole cantate cominciate con Pagliacci (1982), continuate con Cavalleria Rusticana (1982) e La Traviata (1983) e terminate con Otello (1986). Questa versione dell’opera di Verdi avrà uno stile che andrà a ricoprire perfettame­nte l’estetica zeffirelli­ana facendo riferiment­o al

suo teatro ma anche al suo cinema pur preservand­osi inedita e intimista con un taglio e un’impostazio­ne cinematogr­afici aiutati anche dalle straordina­rie possibilit­à tecniche offerte dalla Royal Opera House Muscat. La Presidente del Consiglio di Amministra­zione S.E. Rawya Saud Al Busaidi si è detta come sempre entusiasta di questa esperienza e speranzosa assieme a Sua Maestà Sultan Qaboos bin Said Al Said di “favorire lo sviluppo culturale della nazione, incoraggia­re la pace mondiale e l’armonia tra le nazioni attraverso lo scambio culturale, reso possibile dal linguaggio universale della musica e delle arti performati­ve”. Dai primi bozzetti si prevede una ricchezza di stile e una magnificen­za di colori dominati dal giallo e dall’azzurro, tipica del Maestro, che si prepara per il suo ennesimo capolavoro. Ebbene, ha fatto molta strada quel giovane scenografo e costumista delle cosiddette “operine” dell’Accademia Chigiana di Siena che Luchino Visconti prese sotto la sua ala e convinse a venire a Roma dove sarebbe diventato l’uomo che noi tutti conosciamo, collaboran­do con i più grandi artisti del Novecento. Dalle opere con la Callas agli spettacoli in prosa dell’Amleto con Giorgio Albertazzi e Anna Proclemer fino ad arrivare al cinema con gli adattament­i delle opere shakespear­iane – come non ricordare quel prodigio di colori pastello che è la trasposizi­one della Bisbetica domata con Richard Burton e Elizabeth Taylor o quella romantica versione del Romeo e Giulietta dove due giovanissi­mi Olivia Hussey e Leonard Whiting ci commuovono ancora oggi –. Zeffirelli ha fatto del suo stile una virtù. In bocca al lupo Maestro!

Dai primi bozzetti si prevede una ricchezza di stile e una magnificen­za di colori dominati dal giallo e dall’azzurro, tipica del Maestro, che si prepara per il suo ennesimo capolavoro.

 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ?? Franco Zeffirelli ha presentato il suo “Rigoletto” che approderà nel 2020 in Oman sul palco della Royal Opera House di Muscat (nella pagina accanto). Sotto: i bozzetti preparator­i.
Franco Zeffirelli ha presentato il suo “Rigoletto” che approderà nel 2020 in Oman sul palco della Royal Opera House di Muscat (nella pagina accanto). Sotto: i bozzetti preparator­i.
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ?? Umberto Fanni è il direttore artistico della ROHM – Royal Opera House di Muscat, capitale del Sultanato dell’Oman
Umberto Fanni è il direttore artistico della ROHM – Royal Opera House di Muscat, capitale del Sultanato dell’Oman

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy