NUANCES
by “SOFTER STILL” (Autoproduzione - 2018)
Aspettavamo con ansia questo esordio dei Softer Still, che conferma quanto di buono la band inglese aveva espresso con i singoli e gli EP anticipatori (per non parlare delle magnifiche cover di Brighter ed Everything But The Girl).
“Nuances” riprende solo alcune perle del passato della band, abbiamo quindi molti inediti che si dimostrano assolutamente all’altezza di quelle gemme melodiche che avevano segnato i primi percorsi della band. Gli anni ’80, con i synth, quelle ritmiche così incalzanti e alte nel mix, il sound declinato secondo il magico verbo del sophistipop: tutto quello che volevamo dai Softer Still lo troviamo, ma, per fortuna, non manca mai nemmeno quel tocco sognante e magico che avvolge ogni brano, rendendolo capace di entrarci subito sottopelle, avvolgente e malinconico come potrebbe essere “Why Does It Rain”, ma anche ballabile e capace di farci muovere testa e piedi, vedi “Priorities”. In questo ultimo periodo l’estetica dream-pop ha preso molto piede, con chitarre che paiono cristallizzate in riverberi onirici e morbidi: i Softer Still seguono questa corrente, ma la inseriscono in forti richiami anni ’80, riuscendo ad amalgamare il tutto alla perfezione, anche (e sopratutto) alla luce di una facilità melodica impressionante: ogni ritornello è a presa rapidissima.