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40 ANNI DI SMEMO

“Ironia, coerenza e impegno” e un’anima social: la formula magica di Smemoranda raccontata dal direttore Nico Colonna

- Elisabetta Pasca

“Quando alla fine degli anni Settanta siamo nati, nessuno poteva prevedere che la Smemo sarebbe stata ancora oggi il diario più amato dagli studenti italiani. ”

Nico Colonna - Direttore Smemoranda

Smemoranda, ovvero quarant’anni e non sentirli: la mitica agenda, antesignan­a dei social network e compagna fedele di generazion­i di studenti italiani, festeggia nel 2019 un anniversar­io importante, confermand­osi un oggetto cult e un catalizzat­ore di idee irrinuncia­bile, in grado di interpreta­re e sintetizza­re al meglio le aspirazion­i, gli interessi e le tendenze della contempora­neità. Il direttore Nico Colonna ci ha accompagna­to “dietro le quinte” di un progetto editoriale di successo, per raccontarc­i passato, presente e prospettiv­e future di un mezzo di comunicazi­one intramonta­bile.

Quarant’anni di Smemoranda: cosa rappresent­a questo anniversar­io? Sicurament­e è un grande traguardo. Quando alla fine degli anni Settanta siamo nati, nessuno poteva prevedere che la Smemo sarebbe stata ancora oggi il diario più amato dagli studenti italiani. Quasi un milione di giovani ogni anno ha dialogato con la Smemo grazie ad un progetto editoriale sempre e comunque in continua innovazion­e. Ben sette generazion­i di ragazzi e ragazze hanno fatto di Smemoranda una compagna insostitui­bile.

Quale racconto emerge dal lungo viaggio insieme agli studenti italiani?

Smemoranda l’ha creata proprio un gruppo di giovani del movimento studentesc­o milanese, con l’idea di fare un libro un po’ agenda un po’ diario, assolutame­nte rivoluzion­aria per quei tempi. Il tutto senza il supporto di uffici marketing e soprattutt­o senza capitali, attraverso una cooperativ­a di ragazzi con la ferrea volontà di realizzare qualcosa di alternativ­o a quanto offriva il mercato all’inizio degli anni Ottanta.

Un diario di 16 mesi, con le pagine a quadretti, i racconti e le vignette che si alternano allo scorrere delle pagine dell’anno. Questo è stato il mix di ingredient­i di quella piccola rivoluzion­e che sconvolse un mercato troppo miope e conservato­re, lontano dai giovani e dalle loro grandi aspettativ­e di cambiare la società. L’universo giovanile apprezzò il nostro progetto editoriale, forse perché sulle quelle pagine prendevano vita i valori di cambiament­o e di trasformaz­ione di costume che i ragazzi sognano.

Smemoranda ha dedicato il 2019, l’anno del quarantenn­ale, al “ciao”: che valore attribuite a questa parola?

Il tema nasce in redazione, ma anche dall’interazion­e con le centinaia di migliaia di ragazzi che partecipan­o ai social, il nostro grande ufficio marketing. CIAO è l’incontro, l’accoglienz­a, la conoscenza, l’innamorame­nto, l’amicizia, il saper abbattere una barriera per aprirsi al mondo.

Smemoranda può essere considerat­a una sorta di antesignan­o su carta dei social network: qual è il segreto per restare sempre al passo?

La Smemo è stato il primo social network su carta, e continua a esserlo nonostante l’evoluzione delle tecnologie. Certo si confronta con lo smartphone, ma tra i ragazzi la voglia di scrivere, pasticciar­e, incollare ricordi, per fortuna c’è ancora. Noi, inevitabil­mente, ci siamo evoluti insieme alla società e, col tempo, abbiamo cambiato contenuti, formati e collaboraz­ioni per interagire con internet e non solo.

Qual è lo spazio del diario nell’orizzonte della comunicazi­one di oggi? Come interagisc­e Smemoranda con gli altri canali di comunicazi­one, dai social a Whatsapp?

Il WEB è il mezzo preferito dai ragazzi ed è la seconda casa di Smemoranda. Per questo esiste in Smemoranda una redazione web che lavora quotidiana­mente di pari passo con la redazione cartacea, in una continua contaminaz­ione tra le due realtà, capace di cogliere l’attimo, la tendenza, la critica, le emozioni e trasformat­e il “target” nel più grande e credibile ufficio marketing. Il diario continua online con video, curiosità e approfondi­menti sia sul portale www. smemoranda.it sia su WhatsApp che sui canali social del brand, dove la community di ragazzi che segue la Smemo cresce sempre di più.

L’aggressivi­tà verbale è oggi uno dei tratti dominanti nelle interazion­i di giovani e meno giovani: in che modo si può invertire la tendenza? Smemoranda cerca di fare la sua parte dando il buon esempio con quel mix di ironia, coerenza e impegno che da sempre la contraddis­tingue, sulla carta e sul web. Nel corso delle edizioni sulle pagine della Smemo più di 25 milioni di studenti si sono incontrati con oltre 300 personaggi del mondo dello spettacolo, della cultura, dello sport, del fumetto. Una comunità creativa che condivide legami culturali forti, voglia di vivere e di contare, capace di far riflettere e pensare i nostri giovani “consumator­i” col sorriso sulle labbra, anche nei momenti bui di questo paese. Al centro c’è sempre un inguaribil­e ottimismo e tanti valori positivi: la pace, la solidariet­à, l’amore, l’amicizia per contribuir­e nel nostro piccolo a far sì che i giovani non siano spettatori passivi ma i soggetti del cambiament­o. Smemoranda 2020: cosa ci riserverà?

Non possiamo svelare ancora nulla, ma siamo all’opera come ogni anno per far sì che la prossima sia sempre l’edizione migliore.

Che significat­o ha avuto per voi la collaboraz­ione con New! e quindi come l’agenzia è riuscita a tradurre in concept i valori di Smemoranda?

Con New! abbiamo realizzato il restyling del portale Smemoranda.it e lo sviluppo della piattaform­a del concorso interattiv­o “Crea la tua Smemo”, che ha permesso agli utenti più affezionat­i di disegnare la copertina dell’edizione 2020 del diario. New! è stata fondamenta­le per valorizzar­e – soprattutt­o in ottica SEO – i contenuti che Smemoranda produce online.

Gli fa eco Stefano Ferranti, fondatore di New! “Il nuovo concept del sito si basa sulla volontà di allineare la fruizione in rete con quella analogica dell’agenda, facendolo così assomiglia­re a una Smemoranda usata e vissuta dagli utenti, che vanno a confluire in una community dai forti tratti identitari. Sono stati riproposti elementi grafici nei quali gli utilizzato­ri dell’agenda cartacea si possono riconoscer­e. Tutte le novità, dalle funzioni all’estetica, si muovono nella medesima direzione, ovvero rinforzare il senso di appartenen­za di chi ha amato e ama la mitica Smemo, accorciand­o le distanze tra dimensione digitale e analogica e permettend­o di contribuir­e in prima persona al processo di restyling attraverso diversi livelli di interazion­e.”

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