MUSIA, L’ARTE DELL’OSPITALITÀ A ROMA
Museo, galleria, spazio per eventi, sala culturale. Questo è il nuovo spazio polivalente di 1000 metri quadrati che l’imprenditore e collezionista d’arte Ovidio Jacorossi ha aperto nel cuore di Roma, vicino a Campo de’Fiori.
‘Musia’ è un progetto artistico basato sulla contaminazione di diversi mondi, con una galleria d’arte ma anche un wine bar e un ristorante affidato allo chef inglese Ben Hirst.
La struttura è un edificio di tre piani con un cortile del XVI secolo attraversato da una sorprendente volta trasparente, scale a chiocciola storiche, chiostri e sale di gallerie. Una di queste ospita il ristorante da 35 posti perfettamente integrato nell’atmosfera, non essendo altro che una stanza in collegamento con tutti gli altri ambienti, dove gli ospiti sono parte integrante di questo microcosmo artistico. Ci si può recare per bere qualcosa, per visitare la galleria, o semplicemente fermarsi a cena. “È uno spazio totalmente aperto”, spiega Hirst, “Qui non cuciniamo solamente, facciamo anche cultura”, anzi, in cucina c’è anche lo chef Fabio Sopranzi, laureato in storia dell’arte. Il menù, dal quale è possibile scegliere tra quattro antipasti, primi, secondi e dessert, si concentra su prodotti italiani e locali preparati con ingredienti scelti con cura dallo chef inglese, che ha una profonda conoscenza della regione Lazio. La carta dei vini viene creata in collaborazione con la startup Winedo, che segue la stessa filosofia della cucina: dal territorio alla tavola riscoprendo piccoli produttori. Il fondatore di Winedo, Lorenzo Contini, spiega: “Grazie al consiglio del sommelier Luca Boccoli, ogni bottiglia è stata selezionata, per permettere al cliente di vivere un viaggio emozionale e scoprire le strade meno battute e più inaccessibili del paese”.
Musia Living & Arts Via dei Chiavari, 7 Roma www.musia.it